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FSI/USAE LECCE RICHIESTA ATTIVAZIONE PROGRESSIONI VERTICALI INTERNE

Richiesta attivazione progressioni verticali interne ai sensi del D.L.vo 75/2017 (Legge Madia) per il Personale Comparto Sanità del ruolo Tecnico ed Amministrativo della ASL di Lecce.

La scrivente O.S. in considerazione di quanto previsto dal CCNL 2018
del Comparto Sanità che indica l’autonomia contrattuale di tutte le
Aziende ed Enti del SSN, richiede con cortese sollecitudine il Confronto
presso la ASL di Lecce per l’attivazione delle progressioni verticali
interne ai sensi e per gli effetti dell’ articolo 22, comma 15 del
d.lgs. n. 75/2017  , per il personale dell’Area di Comparto del ruolo
Tecnico ed Amministrativo della ASL di Lecce.
L’articolo 22, comma 15 del d.lgs. n. 75/2017 (c.d. riforma Madia)
introduce e disciplina una nuova tipologia di progressione verticale del
tutto particolare, utilizzabile per un periodo ben definito (il triennio
2018-2020), prescrivendo inattese modalità di avanzamento di carriera,
che appaiono oggettivamente deroganti. Infatti, l’indicata disposizione
normativa si pone in chiara posizione derogante con l’art. 52, comma
1-bis, del d.lgs. n. 165/20012, il quale prevede, per le progressioni
verticali, quale unica “strada”, un concorso pubblico con riserva, non
superiore al 50% dei posti.
L’articolo 22, comma 15, del d.lgs. n. 75/2017 introduce, al di là di
qualsiasi delega legislativa contenuta nella legge 124/2015 (e con
norma, quindi, a forte sospetto di incostituzionalità), una particolare
ipotesi di progressioni verticali, per un tempo delimitato: il triennio
2018-2020. Il nuovo istituto, sembra destinato a convivere con la
previsione contenuta nell’articolo 52, comma 1-bis, del d.lgs 165/2001
(progressioni verticali disciplinate dalla riforma Brunetta).
Quindi: convivenza delle due discipline in tema di progressioni
verticali.
•      La disciplina “Brunetta” regola “a regime” (cioè a tempo
indeterminato): le progressioni “di carriera”, sostitutive delle
progressioni verticali vecchio stile.
•      La particolare procedura, prevista dal d.lgs. n. 75/2017, varrà solo
per un triennio.
Il decreto Madia, per gli anni 2018-2020, apre nuovi spazi alla
progressione verticale, prevedendo presupposti e vincoli differenti
rispetto alla normativa a regime, contenuta nell’articolo 52, comma
1-bis, del d.lgs. n. 165/2001. L’articolo 22, comma 15, del d.lgs. n.
75/2017, dispone quanto segue: “Per il triennio 2018-2020, le pubbliche
amministrazioni, al fine di valorizzare le professionalità interne,
possono attivare, nei limiti delle vigenti facoltà assunzionali,
procedure selettive per la progressione tra le aree riservate al
personale di ruolo, fermo restando il possesso dei titoli di studio
richiesti per l’accesso dall’esterno. Il numero di posti per tali
procedure selettive riservate non può superare il 20 per cento di quelli
previsti nei piani dei fabbisogni come nuove assunzioni consentite per
la relativa area o categoria. In ogni caso, l’attivazione di dette
procedure selettive riservate determina, in relazione al numero di posti
individuati, la corrispondente riduzione della percentuale di riserva di
posti destinata al personale interno, utilizzabile da ogni
amministrazione ai fini delle progressioni tra le aree di cui
all’articolo 52 del decreto legislativo n. 165 del 2001. Tali procedure
selettive prevedono prove volte ad accertare la capacità dei candidati
di utilizzare e applicare nozioni teoriche per la soluzione di problemi
specifici e casi concreti. La valutazione positiva conseguita dal
dipendente per almeno tre anni, l’attività svolta e i risultati
conseguiti, nonché l’eventuale superamento di precedenti procedure
selettive, costituiscono titoli rilevanti ai fini dell’attribuzione dei
posti riservati per l’accesso all’area superiore”.
Gli elementi contenuti nella norma sopra riportata sono molteplici.
Precisamente:
1.     Facoltà, per le amministrazioni ad attivare queste particolari
progressioni verticali.
2.     Intervallo temporale di vigenza: Le procedure selettive, correlate
alla progressione, sono limitate al solo triennio 2018-2020. Insorge il
dubbio se, nell’ambito del predetto periodo temporale, la singola
procedura deve essere meramente attivata, oppure deve essere conclusa.
La lettera della disposizione normativa fa propendere per la prima
interpretazione, in quanto usa il termine “attivare” in relazione
all’intervallo temporale.
3.     Onere motivazionale: L’attivazione delle progressioni verticali, in
quanto strumento derogatorio ed eccezionale di passaggio tra aree o
categorie rispetto al pubblico concorso, dovrà risultare adeguatamente
motivata dalla necessità o dall’opportunità di dare valore, sviluppare e
perfezionare professionalità, che già sussistono nell’ambito
dell’assetto dotazionale dell’ente.
4.     Spazi assunzionali.  Le progressioni verticali consentite dal d.lgs.
n. 75/2017 consumano gli spazi assunzionali. Dunque, laddove si eserciti
la facoltà consentita dalla norma, occorre essere consapevoli che
l’assunzione del dipendente interno erode il budget assunzionale di quel
particolare anno. Si pone il problema di comprendere di quanto tale
spazio assunzionale risulti consumato.
Tali progressioni verticali precisiamo sono riservate al personale di
ruolo della ASL di Lecce. Per poter partecipare alla procedura il
personale dovrà comunque possedere il titolo di studio richiesto per
l’accesso dall’esterno. E qui va detto che laddove per l’accesso si
richiede il possesso della laurea, si deve intendere che sia sufficiente
il possesso della laurea triennale, anche laddove in caso di concorsi
pubblici l’amministrazione abbia richiesto quella specialistica.
A tal fine la Corte dei conti della Puglia, in buona sostanza, ritiene
che per calcolare la quota massima di dipendenti si debba fare
riferimento alle assunzioni previste per l’intero triennio 2018/2020 e
non, invece, al singolo anno.
A tutt’oggi, stante anche l’ampia norma derogante disposta
dall’articolo 22, comma 15 del d.lgs. n. 75/2017 non risulta che tale
progressione verticale interna sia stata attivata, anche in
considerazione dell’arco temporale previsto per l’ attuazione delle
procedure selettive per il personale del ruolo tecnico ed amministrativo
interno.
La FSI –USAE Lecce è pronta a dare il fattivo contributo e l’apporto
necessario per la definizione in tempi brevissimi della suddetta
procedura al fine di valorizzare dopo circa 9 anni di distanza le
professionalità interne di tutte le Categorie dei lavoratori della ASL
di Lecce.
In attesa di un favorevole ed urgente riscontro ,si coglie l’occasione
per porgere distinti saluti..
IL SEGRETARIO TERRITORIALE
Francesco Perrone

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