Se istituissero un premio alla migliore capacità delle amministrazioni pubbliche di scontentare tutti, quella leccese lo vincerebbe a mani basse. Il riferimento è alla paradossale vicenda del trasferimento “forzato” del mercato bisettimanale in via Bari, che ha debuttato oggi, registrando disagi sin dalle prime ore del mattino. Innanzitutto per i genitori dei bambini che frequentano le scuole dei dintorni, che contano circa 1000 allievi fra materna, elementare e media, e che non hanno avuto nessuna comunicazione, nemmeno attraverso una circolare dei dirigenti scolastici, del trasferimento del mercato in quell’area e della conseguente variazione della viabilità con molte strade transennate e inaccessibili e, soprattutto, che sono stati costretti a lasciare i loro figli piccoli muniti di zaini pesanti lontano dai plessi perché impossibilitati ad avvicinarsi in auto. Le mamme preannunciano già una raccolta firme per chiedere di modificare la situazione. In più, genitori e residenti hanno lamentato la presenza di parcheggiatori abusivi che chiedevano un obolo anche alle persone che posteggiavano sotto casa propria. Un vero paradosso! A tutto questo si deve aggiungere, ovviamente, lo scontento dei commercianti che hanno registrato poca gente rispetto al solito fra le loro bancarelle e soprattutto, fra chi si era recato al mercato, molte lamentele per aver dovuto parcheggiare praticamente all’altezza del centro commerciale Lo Spazio.
Ora, che la situazione sarebbe stata incandescente, non ci voleva certo uno scienziato a capirlo. Possibile, quindi, che nessuno dell’amministrazione abbia ritenuto opportuno usare un po’ di buonsenso avvertendo per tempo i cittadini e predisponendo un piano di chiusura delle strade meglio ragionato per non creare disagi a nessuno? Invece, con il solito pressappochismo e la solita superficialità che sono il marchio di fabbrica di questa giunta, si sono messi tutti di fronte al fatto compiuto senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze. Si cerchi, quindi, subito una soluzione rivedendo il piano traffico e provando, per quanto possibile, a rimediare ai disagi creati a tutti.