giovedì, Aprile 25, 2024

Foresio (PD)

Invece di dare patenti di buoni e cattivi, Perrone ricordi quanto complessivamente è costato ai leccesi l’affaire Leadri”

Perrone sta facendo passare l’aver evitato di pagare 8 milioni di interessi alla Leadri come una sua vittoria, quando il Comune di Lecce è già stato condannato a pagarne ben 23 in più rispetto al costo complessivo della Tangenziale Est per i ritardi accumulati durante la realizzazione dell’opera.
C’è una differenza sostanziale fra la verità dei fatti e l’interpretazione personale, caro sindaco.
Che il Comune di Lecce si sia trovato a non poter pagare quella somma aggiuntiva e che, quindi, sia dovuta intervenire in soccorso la Regione Puglia che ha messo a disposizione 14 milioni con fondi Fas, è un fatto. Che per il contenzioso avviato dall’amministrazione contro Leadri per non pagare gli ulteriori 8 milioni di interessi nel frattempo maturati secondo la ditta, siano stati pignorati per mesi alcuni conti correnti comunali, bloccati i cantieri e pure il piano delle alienazioni, è un altro fatto.
Ora, alla luce di tutto questo, quale sarebbe la vittoria di cui si vanta Perrone? Alla fine di una vicenda che si trascina nelle aule di tribunale da un decennio, la Tangenziale Est è costata ai leccesi, in totale, lodi giudiziari inclusi, quasi 62 milioni di euro che, se divisi per i 14 km di lunghezza, fanno ben 4 milioni e mezzo a km. Forse se l’avessimo lastricata d’oro, avremmo risparmiato qualcosa. Battute a parte, io non credo che i leccesi debbano ringraziare Perrone, visto che non c’è nulla da festeggiare, anzi dovrebbe probabilmente chiedere scusa ai cittadini e andarsene. A mio parere, i suoi dieci anni di governo sono stati i più bui nella storia di Lecce.
Un’ultima riflessione, poi. Quante cose si sarebbero potute fare con quei 23 milioni di euro in più pagati dalle casse pubbliche? Si sarebbero, per esempio, potute riqualificare le periferie, rifare strade colabrodo, realizzare aree verdi, risistemare le marine.
Invece di fare conferenze stampa da presunto salvatore della patria che non è, dando patenti di buoni e cattivi, il sindaco si dovrebbe occupare di dare risposte ai cittadini che chiedono perché la differenziata non decolla, ai turisti che non si capacitano che un centro storico come il nostro sia invaso dalle auto, a Legambiente che, nel suo rapporto annuale, ci fa scivolare all’89mo posto, dietro città come Brindisi e Taranto che sappiamo quali emergenze ambientali siano costrette ad affrontare, agli automobilisti di Lecce e provincia, infine, che vengono vessati con l’ingiusta multa per grattino scaduto. E questa è solo una parte dei problemi. L’elenco intero sarebbe troppo lungo da fare qui. Chi è che non fa gli interessi della città, a conti fatti?
Paolo Foresio
Capogruppo Partito Democratico Comune di Lecce
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