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Focus su compostaggio domestico e di comunità

A BARI UN FOCUS SU COMPOSTAGGIO DOMESTICO E DI COMUNITÀ



Domani 13 settembre alle ore 15.30 la Fiera del Levante di Bari ospita un Focus sul tema del compostaggio domestico e di comunità negli spazi del Padiglione 170 dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia, rivolto principalmente ai tecnici dei comuni della provincia di Bari, Bat, Foggia, Lecce, Brindisi e Taranto.

All’incontro interverrà Roberto Paladini, presidente della cooperativa InnovAction, una delle tre realtà del network non profit CulturAmbiente Group che da oltre 10 anni lavora in Puglia per la realizzazione di servizi e prodotti per la sostenibilità ambientale.

COS’È IL COMPOSTAGGIO DI COMUNITÀ?
L’autocompostaggio collettivo o collettivo rappresenta una soluzione intermedia tra il compostaggio domestico e il trattamento della frazione umida nei grandi impianti che garantisce una riduzione della produzione di rifiuti in ingresso al ciclo di raccolta e trattamento, con un conseguente risparmio per le Amministrazioni, oltre ai benefici ambientali. Molto importanti sono anche le ricadute sociali dovute ad un coinvolgimento diretto della comunità in processi virtuosi e alla loro responsabilizzazione. Il rifiuto organico diventa così fertilizzante per piante e terreni seguendo un processo completamente naturale.

Il compostaggio favorisce il trattamento specifico e la valorizzazione del rifiuto organico che diventa una risorsa e, quindi, un’opportunità di sviluppo economico per il Paese, incidendo sul risparmio delle spese di raccolta, trasposto e conferimento.

PERCHÉ PARTECIPARE?
I BENEFICI PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

In data 26 maggio 2016 è stato emanato dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, un decreto legislativo in cui sono elencate le linee guida per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti solidi e urbani e assimilati. L’obiettivo è quello di fornire indirizzi e criteri per il calcolo della percentuale della raccolta differenziata in ogni Comune per uniformare, su tutto il territorio nazionale, il metodo di calcolo.

La novità del decreto è la facoltà per le Regioni di inserire nel computo della raccolta differenziata i rifiuti avviati a compostaggio domestico, di prossimità e di comunità, un passaggio che la Regione Puglia ha già accolto e ratificato. Tale innovazione è di particolare rilievo, anche per i cittadini, poiché la misura del tributo è modulata in base alla quota percentuale di superamento del livello di raccolta differenziata.
Tuttavia, solo i Comuni che hanno, con proprio atto, disciplinato tale attività, potranno inserire la quota relativa al compostaggio nella percentuale di raccolta differenziata, poiché ne è garantita la tracciabilità e il controllo.

Un’altra misura fondamentale è il Collegato Ambientale (legge 28 dicembre 2015, n. 221) che premia l’autocompostaggio con cospicue riduzioni della tassa sui rifiuti e quindi il “compostaggio di comunità”.
L’articolo 37 prevede una riduzione della tariffa dovuta per la gestione dei rifiuti urbani sia per le utenze domestiche, sia per quelle non domestiche (ad esempio attività agricole e vivaistiche) che effettuino compostaggio aerobico individuale per i propri rifiuti organici. L’articolo 38, inoltre, prevede la possibilità di riduzione della “tassa rifiuti” per il “compostaggio di comunità”, nuova nozione introdotta nel Testo Unico Ambientale.

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