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Filobus, il mutuo scade fra 18 anni. Salvemini: “Verificheremo il danno erariale”

Filobus, il mutuo scade fra 18 anni. Salvemini: “Verificheremo il danno erariale”

Il mutuo acceso dal ministero per finanziare il filobus scadrà nel 2035 e non è ancora chiaro quanto costerebbe alla casse comunali smontare pali e fili. Lo smantellamento dell’infrastruttura prima dell’estinzione del mutuo potrebbe infatti innescare una procedura per danno erariale.

Nonostante gli ostacoli emersi dopo l’approfondimento richiesto dal ministro Delrio ai suoi uffici a seguito dell’incontro del 5 ottobre, il sindaco Carlo Salvemini ribadisce la sua intenzione: “La rimozione definitiva del filobus non sarà un’operazione semplice né breve ma resta un obiettivo possibile per il quale è necessario spendersi”. Il mutuo del ministero lascia al Comune le mani legate ma non impedisce di interrompere il servizio, torna a spiegare il sindaco “A fronte di una certificazione scientifica della sua insostenibilità economica, dell’impossibilità di migliorarne le performance per il raggiungimento degli obiettivi che i progettisti dell’opera si erano prefissi e del danno che essa provoca alle casse comunali”.
Ma a quanto ammonterebbe l’eventuale danno erariale? “L’amministrazione si riserva di effettuare ulteriori verifiche. Del resto- aggiunge Salvemini- anche non procedere alla rimozione di un’opera che arreca nocumento alla città dal punto di vista economico, ambientale e paesaggistico rappresenterebbe un comportamento irresponsabile da parte di chi oggi si trova ad amministrare la città”.
In questo cammino, il sindaco ritiene di avere al suo fianco tutte le forze politiche cittadine: “Fermare il filobus e con esso lo spreco di risorse pubbliche che provoca è una battaglia che non ha colore politico. E’ nell’interesse comune di tutti cittadini leccesi”. In alternativa Salvemini lancia un l’appello a farsi avanti rivolto a quanti hanno progetti da proporre per far crescere il numero di utenti: “Ci accontenteremmo di 10mila al giorno al posto degli attuali 700 e dei 13mila previsti”.
La strada comunque è segnata: “L’amministrazione, nei tempi e nei modi consentiti dalla legge, lavorerà per tappe alla rimozione di questo danno permanente”.    

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