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Festival del XVIII Secolo all’Open Space di Piazza Sant’Oronzo

Per il Festival del XVIII Secolo l’appuntamento di domenica 12 aprile 2015, alle 19.30 presso l’Open Space di Piazza Sant’Oronzo, è su  “Amore e Psiche, la favola dell’anima”.

Un titolo affascinante che sarà sviluppato dalla storica dell’arte Mariella Agostinacchio e dal critico musicale Eraldo Martucci, con esemplificazioni audio e video.

La storia di Amore e Psiche, sospinta nel vento del Sahara, arriva fino alle porte di Cartagine, dove viveva nel II secolo d.C. Apuleio, colto e attento avvocato, che la incastona come un diamante prezioso tra le pagine della sua opera. Passando di respiro in respiro, raccontata sottovoce nelle notti più buie, la favola arriva fino a noi.

Profonda storia d’amore, di morte e di vita, il racconto di Apuleio sarà amato da molti artisti e letterati, diventando un modello del percorso evolutivo dell’anima e tessendo nei secoli una fitta rete di rimandi visivi e concettuali tra pittura, scultura, letteratura, poesia e musica. Fino ad arrivare ancora intatta alla nostra sete di eternità. Un viaggio per immagini, raccontato da Mariella Agostinacchio, che attraversa i secoli, dai capolavori della Magna Grecia all’arte romana, da Raffaello a Giulio Romano e a Canova fino all’arte contemporanea.

Anche nel campo musicale l’elenco di chi si è ispirato a questa favola è amplissimo, ed il percorso curato da Eraldo Martucci partirà dal ‘500 con Alessandro Striggio per proseguire nel ‘600 con Lully e le sue tre creazioni ispirate alla favola, e continuare nei secoli successivi con musicisti quali Traetta, Schuster, Wagner, Thomas, arrivando fino al contemporaneo Salvatore Sciarrino.

Giunto ormai alla ottava edizione, il Festival del XVIII Secolo, ideato da Corrado de Bernart e da lui coordinato con  Maria Eugenia Congedo, è organizzato  dall’ A.R.A.M. – Associazione Romana Amici della Musica e dal Conservatorio di Lecce, con vari partner in altre città ed in collaborazione con enti ed associazioni prestigiose.

Come per il passato, le due usuali serie di incontri – in primavera ed autunno – si occuperanno di storia, cultura, musica, teatro, danza e cinema, e – come per le precedenti edizioni – saranno tante le città italiane coinvolte  e molti i siti storico-architettonici utilizzati. Il Festival si svolgerà a Treviso, Lecce, Roma, Brindisi,  Firenze ma anche a Gallipoli e Nardò, a confermare la  vitalità culturale delle proposte in programma e l’interesse suscitato.

Il titolo di questa edizione 2015, in omaggio all’importantissima kermesse dell’ EXPO 2015 che si aprirà a Milano il prossimo 1 maggio, è EXPOMUSIQUE- L’UNIVERSALITÀ DEL SETTECENTO. In questo senso il Settecento diventa contenitore artistico e vetrina storico-espositiva delle infinite particolarità insite nel concetto stesso di “universale”. Nello stesso tempo universalità è da intendersi anche come comunanza. L’intera società occidentale del XVIII secolo appare caratterizzata e definita da elementi comuni, agitata da passioni analoghe, percorsa da fremiti similari, intenta ad uno stile di vita quotidiana che, per la prima volta nella storia moderna, tende ad avere un “modello” di riferimento globale. In questo senso molti dei caratteri del Settecento sono appunto “universali”.

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