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ERCOLE PIGNATELLI INAUGURA A LECCE LA GALLERIA GERMINAZIONI IVª.0

ERCOLE PIGNATELLI INAUGURA A LECCE LA GALLERIA GERMINAZIONI IVª.0

Nella culla del barocco e dell’arte millenaria torna, dopo tante migrazioni verso mete nazionali ed internazionali, quello straordinario “ragazzo-rondine” che a Lecce ritrova ogni volta l’emozione delle proprie radici. Sarà infatti il maestro Ercole Pignatelli, con la personale “IVª Dimensione”, ad inaugurare un nuovo concept di galleria d’arte senza tempo e senza confini, Germinazioni IVª.0. Una galleria che da lui prende ispirazione non soltanto nella scelta del nome, ma anche e soprattutto nella volontà di lasciar dialogare e contaminare reciprocamente grandi nomi del panorama artistico internazionale con numerosi talenti emergenti. Perché l’arte è il seme della creatività, che germoglia e porta frutto là dove il terreno lo accoglie con l’humus più fertile. La mostra sarà inaugurata dallo stesso Ercole Pignatelli sabato 18 marzo alle ore 18.30 presso la sede della Galleria, in via del Mare 18. Saranno presenti, tra le altre autorità politiche, il sindaco di Lecce Paolo Perrone e l’Assessore Luigi Coclite. Fino al 20 maggio si potranno ammirare oltre 30 capolavori, tra sculture e prime opere su tela.

“Questa mostra, come anche l’idea di dar vita ad nuovo modello di galleria d’arte, è un dono fatto dal Maestro Pignatelli alla città di Lecce, che della cultura vuole rendersi promotrice in maniera sempre più impattante. – spiega Mirella Coricciati, Presidente di Germinazioni IVª.0 – Non vi è posto migliore, per far germogliare il seme della creatività, che una galleria aperta, in cui tutti gli artisti possano lasciare il proprio contributo, confrontarsi e condividere tra loro e con il pubblico tutte le passioni, le fonti di ispirazione e, perché no, anche le difficoltà del mestiere. Germinazioni IVª.0 potrà essere considerata un’opera d’arte vivente e in continua crescita, perché offrirà anche agli artisti emergenti l’opportunità di maturare in un luogo dal quale Ercole Pignatelli, molti anni fa, è dovuto emigrare per poter ‘spiccare il volo’ nel mondo dell’arte”.

L’Artista – Ercole Pignatelli

Ercole Pignatelli nasce a Lecce il 28 aprile del 1935, in una famiglia di liberi professionisti. I parenti di parte paterna sono medici o lavorano presso l’ospedale, i parenti materni hanno invece una spiccata attitudine per l’arte: la nonna ricama, lo zio dipinge, i bambini imparano a suonare e a sviluppare la manualità. La famiglia Pignatelli abita in una casa nobiliare del ‘600, con i soffitti altissimi e un terrazzo da cui si possono vedere la campagna, le chiese barocche, il mare, i ruderi. Queste sono le prime immagini che Ercole decide di immortalare nel suo cuore, prima che nei suoi quadri. Proprio in questa casa ha iniziato a dipingere, e soprattutto a disegnare. Le sue prime ispirazioni sono legate alla scoperta dell’architettura, della natura e delle cromie che si stagliano nei luoghi in cui trascorre la sua infanzia. A 12 anni scopre le opere di Picasso, ed inizia ad adorarle. Frequenta l’istituto d’arte ed è sempre attento agli sviluppi e allo studio dell’arte contemporanea. Dopo la sua prima mostra personale, tenuta al Circolo Cittadino, decide di non tornare più a scuola e di uscire la provincia. Arriva a Milano un pomeriggio di novembre. Ha quasi 19 anni, e sette mila lire in tasca. Prende casa nel quartiere di Brera ed entra in contatto con colonne portanti della cultura come Salvatore Quasimodo, Ugo Mulas, Milena Milani, Piero Manzoni, Lucio Fontana, Giorgio Kaisserlian. Inizia gradualmente – con pazienza, passione e soprattutto un indubbio talento – la sua scalata verso il successo, che lo porta a diventare un pittore di fama internazionale. La sua notorietà è confermata dalle numerose monografie che lo riguardano, diffuse in tutto il mondo dalle più importanti case editrici, e da collezioni pubbliche diffuse in tutti i Paesi del mondo – Spagna, USA, Giappone, Germania, Argentina, per citarne alcuni – oltre che in diverse città d’Italia. Da oltre sessanta anni è da lontano dalla terra natia, ma le radici salentine tornano sempre nel suo percorso personale e artistico, attraverso i colori, le forme, i paesaggi di cui sono ricche le  sue opere scultoree e pittoriche.

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