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EMERGENZA COVID-19 E PRECARI DELL’UNIVERSITA’

Cobas Comitati di Base della Scuola, Università e Ricerca

Gentilissimo Ministro,

il momento di crisi, che lo stesso Presidente Giuseppe Conte ha definito “la crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo dopoguerra”, impone una generale riflessione sull’importanza strategica della ricerca scientifica per lo sviluppo e la vita stessa di un Paese. La necessità di investire in modo costante e significativo in ricerca scientifica, nel più ampio significato del termine, appare ormai evidente anche ai più miopi e a coloro che negli ultimi decenni hanno riformato il sistema universitario e scolastico per ridurre e mortificare l’istruzione e la ricerca pubblica di Stato, così come il sistema sanitario pubblico. Investire in capitale umano e infrastrutture – occorre ricordare che la didattica a distanza rischia anche negli Atenei di penalizzare gli studenti che non dispongono di adeguata strumentazione e condizioni economiche favorevoli – è una scelta cui non ci si può più sottrarre e la cui importanza è oggi tristemente evidenziata dalle tragiche circostanze che stiamo vivendo.

Come abbiamo più volte ribadito, con numerose lettere aperte indirizzate ai Ministri che anno dopo anno si sono succeduti alla guida di codesto dicastero strategico per il Paese, nel mondo della ricerca un segmento è più debole degli altri: quello dei precari. Ed oggi, in un momento difficile per tutti, migliaia di precari della ricerca si trovano ancora una volta a pagare un prezzo altissimo.

La necessità di far fronte all’epidemia di Covid-19 ha, infatti, richiesto la chiusura degli Atenei, causando una inevitabile difficoltà a condurre ricerche sul campo e nei laboratori, così come l’impossibilità di accedere al patrimonio librario nazionale ed internazionale.

Molti precari della ricerca vivono, pertanto, nella difficoltà di poter proseguire e concludere i propri progetti di ricerca.

Chiediamo al Ministro e ai Rettori degli Atenei italiani di disporre adeguate misure di garanzia e tutela di tutti i precari della ricerca (Assegnisti di Ricerca, Co.Co.Co, ecc.) degli Atenei italiani i cui contratti sono scaduti, o in scadenza, nel corso del periodo di sospensione delle attività per l’epidemia di Covid-19. Una possibilità sarebbe la proroga retribuita dei contratti scaduti o in scadenza. Analoga proroga andrebbe prevista per i dottorandi di ricerca giunti alla conclusione del loro percorso di formazione.

Inoltre, riteniamo che, nonostante la difficile situazione, sia tempo di procedere con l’emanazione del Decreto Ministeriale contenente il Piano straordinario 2020. Questo provvedimento consentirà agli Atenei di assumere nuovi 1600 Ricercatori a Tempo Determinato di tipo B (Ricercatori senior). Si tratta di procedure concorsuali complesse che, se non attivate tempestivamente, rischiano di non concludersi entro la fine del 2020.

COBAS UNISALENTO

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