CONSIGLIERE SEVERO MARTINI SU ELEZIONI PROVINCIALI
Così anche la Provincia di Lecce è stata conquistata dalla sinistra dello straripante e spregiudicato Emiliano che con la sua immorale campagna acquisti, a onta dei suoi enormi fallimenti nella gestione della Regione Puglia, sta costruendo il suo esercito personale per le prossime elezioni.
Gianni Marra era il più qualificato a ricoprire quella carica; amministratore valido e integerrimo, dalle grandi qualità umane, uomo di esperienza e di grandi capacità; ha voluto combattere per il centro destra tutto, che si è riunito sul suo nome, con onore e con entusiasmo una battaglia che tutti sapevamo essere difficile. Difficile perché inquinata dalla pressione esercitata su molti amministratori di cdx, dalle trattative segrete, dagli ammiccamenti, dalle promesse più o meno velate.
Nonostante questo contesto a Lecce al Sindaco Salvemini è stato recapitato un ennesimo avviso di sfratto: non ha più la maggioranza ma non vuole trarne le conseguenze e fa disperatamente finta di niente non dimettendosi.
La vittoria di Minerva è stata determinata fondamentalmente dal risultato di Nardò dove un sindaco che voleva essere candidato a presidente dal cdx, una volta respinta la sua candidatura, ha improvvisamente scoperto che quella parte politica che voleva rappresentare, era improvvisamente diventata vetusta!
Una vergogna e una storia già vista, identica, nelle ultime comunali a Lecce
Per lo meno questa vicenda ha chiarito, se ancora ce ne fosse bisogno, la truffa del cosiddetto ‘civismo frontaliero’, ricco di chiacchiere vuote e privo di contenuti concreti, utile solo a spostarsi a destra o a sinistra a secondo delle convenienze; operazione utile solo a guadagnare posizioni di rendita, tutti pronti a saltare sul carrozzone di Emiliano in cambio di una presidenza di enti o di un posto in giunta regionale. Le civiche transfrontaliere come quella di Mellone (che pena, per chi ha vissuto quei tempi e quegli ideali, vedere il nome della gloriosa corrente di Pino Rauti usata in questa maniera e per questi scopi, per far vincere chi saluta col pugno chiuso) o di Cassano a Bari usano l’alibi della “apertura” oltre gli schieramenti per giustificare il tentativo di conquistare postazioni di potere.
Una cosa deve essere certa: questi signori e i franchi tiratori che li hanno accompagnati, devono essere fuori per sempre dal centro destra; non è vero che non esistono più destra e sinistra.
I valori di destra sono diversi da quelli di sinistra, si ispirano a cose diverse, a opposte visioni della vita, della socialità, della famiglia; si ispirano a sensibilità e a credi diversi .
Le civiche hanno ragione di essere solo all’interno di una chiara scelta di campo.