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Ecofesta Puglia lancia un appello alle istituzioni

“SI RENDA LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DEGLI EVENTI UNA LINEA STRATEGICA STRUTTURALE”

Oltre 12 tonnellate e mezzo di rifiuti riciclabili salvati dalla discarica in 24 eventi pugliesi da giugno ad agosto: in occasione della diffusione dei dati relativi all’estate 2017, Ilaria Calò, Loreta Ragone e Roberto Paladini, i tre giovani pugliesi responsabili della certificazione volontaria per la riduzione ambientale degli eventi, lanciano un appello alle Istituzioni affinché sostengano gli organizzatori che vogliano rendere i loro eventi attenti all’ambiente

Calo' - Paladini - Ragone

Due tonnellate e 552 kg di scarto organico, 6 tonnellate e 858 kg di vetro, 1 tonnellata e 596 kg di plastica, 1 tonnellata e 326 kg di carta e 277 kg di metalli: sono questi i numeri dell’estate verde di Ecofesta Puglia, che da giugno ad agosto ha salvato dalla discarica oltre 12 tonnellate e mezzo di rifiuti riciclabili in 24 eventi (12611, 68 kg per la precisione) sul territorio regionale. A questa miniera di scarti recuperati sul territorio regionale, l’estate 2017 ha portato in casa Ecofesta Puglia il primo evento fuori regione, in Calabria, “Una Montagna di Pace”, durante la quale sono stati recuperati oltre 250 kg di rifiuti riciclabili.

ecofesta puglia 1

La certificazione volontaria che interviene per ridurre dell’impatto ambientale degli eventi è nata da un’idea di tre giovani pugliesi e premiata nel 2012 dal Miur per la sua carica di Innovazione Sociale. In oltre 6 anni di attività, Ecofesta Puglia è intervenuta in oltre 200 eventi su tutto il territorio pugliese, salvando dalla discarica oltre 80 tonnellate di rifiuti riciclabili.

«È arrivato il momento che le istituzioni rendano la sostenibilità ambientale degli eventi una linea strutturale – spiegano Ilaria Calò, Loreta Ragone e Roberto Paladini, ideatori e attuatori di Ecofesta Puglia in collaborazione con la rete etica per l’ambiente CulturAmbiente Group. I risultati ottenuti grazie all’esperienza accumulata in questi anni, infatti, sono ben visibili ma il vero problema rimane il reperimento delle risorse economiche da parte degli organizzatori attenti che vogliono investire in sostenibilità ambientale. In Puglia – continuano Calò, Ragone e Paladini – gli eventi sono diventati un forte attrattore turistico e culturale: supportare l’investimento in sostenibilità degli operatori locali significa non solo fare un atto a tutela dell’ambiente, ma anche migliorare la qualità dell’offerta regionale. Già nel 2014, l’Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia ha ratificato il regolamento di Ecofesta Puglia incoraggiando gli organizzatori di eventi ad adottarlo, ma senza un supporto economico non sempre è possibile. La vera sfida è rendere l’attenzione all’ambiente un vantaggio per tutti».

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