Scoperto dagli italiani il più grande giacimento di gas naturale del mediterraneo: quali effetti per l’economia e gli equilibri geopolitici?
L’ENI ha scoperto di fronte alle coste egiziane il più grande giacimento di gas naturale del Mediterraneo. Gli italiani avevano ottenuto la concessione per la ricerca e l’eventuale successivo sfruttamento del pozzo nel 2014 a seguito di una gara competitiva internazionale.
Il pozzo, chiamato Zohr, è situato ad una profondità di quasi 1500 m sotto il livello del mare a circa 100 km dalla costa di Porto Said. Il giacimento presenta un potenziale di oltre 800 miliardi di metri cubi di gas e un’estensione di circa 100 chilometri quadrati. Grazie all’Eni e all’Egitto, Paese specializzato nelle condutture per gasdotti, lo sfruttamento del pozzo potrà essere avviato in breve tempo. Ciò potrà permettere all’Egitto di conseguire l’autosufficienza energetica, soddisfacendo la domanda di gas naturale del Paese per diversi decenni Zohr non sarebbe solo il sito più grande mai scoperto nel Mediterraneo, ma potrebbe diventare una delle maggiori scoperte di gas a livello mondiale.
Si tratta di una scoperta che porterà benefici economici diretti all’Egitto e all’Italia (anche in termini di riduzione dei costi della bolletta elettrica e del gas), sempre più legati in un’ottica di partnership economica strategica. Ma l’importanza di una scoperta simile risiede soprattutto nei benefici indiretti che tutta la regione potrà avere in termini di crescita e stabilità politica ed economica. Infatti, in una situazione in cui Libia, Siria ed Iraq sono dilaniati dal conflitto contro l’ISIS, è fondamentale che un Paese moderato e leale come l’Egitto possa accrescere la propria influenza in quella zona: le risorse economiche che potranno derivare dallo sfruttamento del nuovo giacimento, non solo consolideranno le basi democratiche di un Paese che deve fare i conti all’interno con gli estremismi islamici, ma soprattutto faranno aumentare il peso politico internazionale che l’Egitto potrà avere nelle decisioni e negli interventi diretti a rendere maggiormente stabile il Medio Oriente e il continente africano.
CGR
