sabato, Aprile 20, 2024
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Droga a fiumi dal Marocco e armi, sgominata associazione criminale: 9 arresti

Ventiquattro chili di droga ma anche pericolose armi ed esplosivi. E’ quanto hanno scoperto e denunciato nel corso di lunghe indagini gli investigatori della Squadra Mobile di Lecce che hanno sgominato un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti. L’operazione, denominata “Tajine” dal nome del piatto tipico del Marocco, paese di provenienza della droga, si è conclusa con l’arresto di otto persone e il coinvolgimento di altre 25, al momento indagate.
Alle fasi operative svoltesi in nottata, hanno preso parte numerose pattuglie del locale Reparto Prevenzione Crimine, unità cinofile e personale delle Squadre Mobili di Bari, Brindisi e Novara.

Gli arrestati sono: Antonio Cosimo Drazza, di 36 anni, considerato vertice del gruppo e tramite attraverso il quale la cocaina arrivava nel Sud Salento attraverso alcuni contatti con soggetti di origine calabrese; Giovanni De Mitri detto “Gianni” leccese di 67 anni; Abderrazak Hachouch, detto “Antonio”, marocchino 50enne; Giacomo Mastrapasqua, 43enne di Bisceglie; Cosimo Albanese, vegliese di 65 anni; Francesco Vantaggiato, 31enne di Nardò; Salvatore Cagnazzo, 34enne di Leverano; Abdelkhalek Antra, detto “Hmida” , marocchino di 44 anni. Al momento risulta irreperibile, Aziz Hamdi, marocchino classe 1978.

Gli arrestati sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e di detenzione illegale di armi. Le indagini, avviate nel 2014 dalla Squadra Mobile hanno ricostruito le fasi di importazione e trasporto della droga, cocaina e hashish, in alcuni comuni salentini, tra cui Nardò, Copertino, Leverano e Taurisano. Nel corso delle perquisizioni eseguite negli anni, sono state sequestrati 2 kg di cocaina, 20 kg di hashish e 2 kg di marijuana.

Particolarmente significativa la disponibilità di armi che aveva il gruppo: una carabina, un revolver, una pistola semiatomatica, un silenziatore, un fucile cal. 12 a canne mozze, 200 proiettili di vario calibro e 2 detonatori.

L’hashish, grazie all’intermediazione, fornita da Hachouch, arrivava dal Marocco, attraverso la penisola iberica. Gli arrestati sono stati tradotti nelle Case Circondariali di Bari, Brindisi e Lecce.

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