martedì, Aprile 23, 2024
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Doppio concerto No Tap, il palco divide. Blasi: “Sbagliato utilizzare la Taranta”

Doppio concerto No Tap, il palco divide. Blasi: “Sbagliato utilizzare la Taranta”

Il doppio concerto No Tap divide l’opinione pubblica. Dopo l’iniziativa lanciata dal festival “So What” di Melpignano per il primo maggio e l’appello accolto da numerosi artisti, oltre 300, che hanno espresso solidarietà alla battaglia contro il gasdotto, è arrivata la proposta di Michele Emiliano che ha chiesto alla Fondazione Notte della Taranta un secondo concerto in occasione del 25 aprile.

Ma le due manifestazioni, prima ancora di vedere la luce, sono di fatto finite nella polemica, sia per il rischio di essere strumentalizzate dalla politica, sia per il rischio di diventare una inutile fotocopia l’una dell’altra.

Fatto sta che oggi prende posizione il consigliere regionale, Sergio Blasi, tra i padri fondatori della Notte della Taranta ed è un messaggio forte il suo di critica nei confronti proprio del concerto del 25 aprile: “Ritengo sbagliato – dichiara – utilizzare la Fondazione La Notte della Taranta per organizzare un concertone No-Tap il 25 aprile. Il concerto No-Tap c’è già, fissato per il primo maggio, e organizzato ‘dal basso’. Non servono due concerti – rimarca – e soprattutto non serve alla battaglia per opporsi all’approdo a San Foca del gasdotto, impiegare un’istituzione culturale la cui missione sarebbe lavorare al recupero e alla valorizzazione del patrimonio immateriale dei canti del Salento e non prestarsi a battaglie politiche per quanto giuste e condivisibili”.

“Lo dico – prosegue – perché non posso fare a meno, avendola fondata, di avvertire un sentimento di disagio nel vedere La Notte della Taranta impugnata e impiegata come strumento in una contesa politica e istituzionale per quanto il fine sia giusto e condivisibile. Non dimentichiamo mai che La Notte della Taranta è di tutti, come di tutti è il patrimonio culturale sul quale è stata edificata. La sua sfida è sempre stata essere nella modernità senza tradire la tradizione culturale del Salento e l’affetto per la propria terra. Per questo sarebbe meglio, a mio parere, che il Presidente Emiliano si astenesse dall’utilizzarla in questo modo e ovviamente che la stessa Fondazione esibisse un profilo più consono alla sua missione culturale, evitando di mettersi sull’attenti al primo cenno”.

E arriva anche una nota del festival “So What” a chiarire alcuni aspetti della vicenda: “In questi giorni sono tante le informazioni e le notizie che sono rimbalzate sul web e sulla carta stampata, per questo ci teniamo a chiarire un punto essenziale per rispetto di chi ha accettato fin da subito di sostenere la petizione. L’adesione da parte degli artisti alla petizione lanciata dai ragazzi del So What a sostegno della causa NoTap non ha mai previsto una eventuale partecipazione in veste di ospite sul palco di un concerto del Primo Maggio a San Foca”.

“Pensiamo – precisano – che l’arte e la musica abbiano un ruolo importante e noi operatori del settore abbiamo messo a disposizione ‘quello che sappiamo fare’ per la salvaguardia della nostra terra, conferendole quel valore che merita attraverso una giornata di solidarietà e di musica che spieghi a tutti cos’è Tap e perché non vogliamo che il Salento -nessun altro posto -siano approdo di una violenza paesaggistica di tale portata. Sul palco del Primo Maggio di San Foca ci saranno sicuramente artisti salentini e la Line Up è in via di definizione”.

“Questa spiegazione – aggiungono – era necessaria e dovuta soprattutto perché è partito un crowdfounding, una campagna di raccolta fondi finalizzata alla copertura delle spese di produzione – con scadenza 22 aprile, gestita, nella massima trasparenza, dal Presidio Notap e da tutte le organizzazioni che si sono messe a disposizione in forma assolutamente gratuita. Se non dovessimo raggiungere la quota stabilita non sarà possibile organizzare alcun concerto e ciò che è stato raccolto verrà restituito immediatamente a chi ha versato i soldi sul portale. Se dovessimo, invece, superare la somma necessaria per il pagamento dei costi di produzione, la parte eccedente verrà consegnata dal Coordinamento 1maggio al Presidio per qualsiasi necessità”.

Il coordinamento del primo maggio No Tap, pertanto, spiega che la manifestazione non si presterà a strumentalizzazioni politiche.

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