“DIMMI A CHE SERVE RESTARE”, PRESENTAZIONE A MASSERIA MIELE
Trascorrono gli anni: l’assenza diventa presenza nel racconto di chi ha amato. Un uomo rivive attraverso i sogni segreti di suo figlio, che si inventa un nome e degli amici immaginari per sfuggire alla paura; attraverso il ricordo del padre, che nel dialogo con il mare affonda le sue malinconie di genitore che vive il lutto più atroce; attraverso i pensieri della donna che lo ha amato per dieci anni, in punta di piedi, scegliendo di restare sullo sfondo.
Maria Pia Romano è nata a Benevento nel 1976, è iscritta all’Albo dei giornalisti dal 2000. Collabora con testate regionali e nazionali e si occupa di comunicazione pubblica e comunicazione scientifica, uffici stampa e organizzazione di eventi.
Ha all’attivo quattro raccolte di poesie, Linfa (LiberArs, 1998), L’estraneo (Manni, 2005), Il funambolo sull’erba blu, (Besa 2008) e La settima stella (Besa 2008) e i romanzi Onde di Follia (Besa 2006), L’anello inutile (Besa 2011-2012-215), che ha ottenuto le Tre penne di Billy il Vizio di leggere, Rai 1, e finalista Premio Nabokov, e La cura dell’attesa (Lupo 2013), vincitore Premio Libriamola 2013, Premio Carver, Premio Il Tombolo Città di Cantù e Premio Città di Mesagne.
Ha ricevuto riconoscimenti in campo nazionale e internazionale per i suoi lavori. Le sue poesie sono inserite nel Museo della Poesia di Perla Cacciaguerra a Cesa. È stata tradotta da Amina Di Munno e Cassio Junqueira per il festival della letteratura italiana in Brasile del 2011.