venerdì, Aprile 19, 2024
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Delli Noci: “Ecco le azioni per rendere i cittadini protagonisti del territorio”

Delli Noci: “Ecco le azioni per rendere i cittadini protagonisti del territorio”

Riavvicinare la politica ai cittadini, ricostruire il rapporto tra la città e il suo governo: questo uno dei punti centrali del programma politico di Alessandro Delli Noci, dedicato a Prossimità e Partecipazione, presentato oggi durante la conferenza stampa alla quale hanno partecipato i candidate Paola Bruno, commissario cittadino Udc, Carmen Starace, fondatrice del Tribunale dei Diritti del malato, Marco Giannotta.

“In un momento storico in cui, come dimostrano tutti i dati a disposizione, assistiamo ad un vero scollamento tra i cittadini e la politica, con un crescente sentimento di sfiducia nei confronti delle Istituzioni – dichiara Delli Noci – abbiamo il dovere di invertire la marcia. Già da Assessore e subito dopo con le Primarie delle Idee, percorso che ha prodotto un programma dal basso, condiviso e partecipato, ho messo al centro l’ascolto e la prossimità, vale a dire la necessità di accorciare le distanze tra i cittadini e le istituzioni, tra le persone e l’ente pubblico che non è il singolo assessore ma che rappresenta le scelte di indirizzo politico che riguardano la vita di tutti”.

Tra le azioni concrete che si intendono mettere in campo, quella di innovare l’istituto della partecipazione popolare, prevista dal Titolo II dello Statuto del Comune e di emanare appositi Regolamenti attraverso i quali i cittadini possano far valere il proprio diritto di partecipazione, anche via internet (ad esempio, proposte di referendum di indirizzo con raccolta firme e voto on line con certificato elettorale digitale, osservazioni al PGT, ecc.).

Saranno inoltre istituiti, promossi e resi concretamente attivi gli Organismi di partecipazione e consultazione, anch’essi previsti dallo Statuto all’art. 15 ma mai utilizzati.

“Saranno ripristinate e riattivate le Consulte di settore – continua Delli Noci – finalizzate a rappresentare le associazioni, il volontariato, le categorie professionali, le organizzazioni sindacali, Enti ed Istituzioni che intendono dare il proprio contributo e mettere a disposizione le proprie competenze, esperienze e conoscenze del territorio a vantaggio della città. Partecipare significa poter intervenire su scelte di governo della città, ridiscutere le decisione e i progetti strategici già approvati e che produrranno effetti a lungo termine, penso al Piano Urbanistico Generale, ai Piani per la mobilità, ai Piani parcheggi e soprattutto al Piano della Cultura e del turismo, del Commercio e delle Coste”.

In questa direzione, si intende introdurre nel modello organizzativo comunale lo Staff di prossimità e ventuno Consiglieri di rione, un consigliere di maggioranza per ogni rione della città. L’obiettivo è quello di presidiare i territori e raccogliere segnalazioni dei cittadini su condizioni di strade, scuole, parchi e giardini, semafori e passaggi pedonali, micro delinquenza, funzionamento dei servizi pubblici, sicurezza del lavoro e farsi promotori da protagonisti del benessere e della vivibilità della città.

Inoltre, come già sperimentato nel Comune di Torino con il Progetto Innova.TO, tra le azioni principali vi è quella di adottare strumenti che abilitino la partecipazione e il coinvolgimento dei dipendenti comunali a processi di condivisione delle conoscenze e delle proposte innovative in grado di contribuire a migliorare le performance dell’Amministrazione, attraverso la riduzione degli sprechi e la valorizzazione delle risorse. Infine, attivare il Bilancio partecipato, un metodo partecipativo con il quale i cittadini possono decidere del bilancio e dei settori e servizi su cui investire.

“Il bilancio partecipato – afferma Paola Bruno – è uno strumento adottato da molte Amministrazioni; per realizzarlo serve partire dalla proposta dei cittadini con il coinvolgimento di ogni singolo quartiere. Occorre considerare i fondi disponibili con una verifica del budget e la valutazione di eventuali proposte alternative. È un discorso complesso ma fattibile attraverso un processo graduale”.

“Oggi non è possibile amministrare senza la partecipazione attiva dei cittadini – continua Carmen Starace. Il collegamento tra cittadini e Istituzioni è fondamentale, la mia esperienza nel TDM me lo ha insegnato bene e sentire parlare il candidato sindaco di partecipazione e mediazione mi conforta e mi convince sempre più di aver fatto la scelta giusta”.

“Il modello di democrazia partecipativa che ho sperimentato in altri Comuni del Salento – conclude Marco Giannotta – si fonda su tre principi cardine: rilevamento del fabbisogni dei cittadini, aggregazione e coinvolgimento di esperti che elaborano idee progettuali e studio di fattibilità economica e finanziaria. L’istituzione delle consulte servirà proprio a recuperare quel fabbisogno attraverso uno strumento concreto di prossimità e di partecipazione”.

 

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