UN CORTEO PER RICORDARE LA GRANDE GUERRA
L’evento è stato presentato oggi a Palazzo Carafa. Il cammino tra i papaveri. Ricordo del 24 maggio di un secolo fa partirà sabato 23 maggio, alle ore 9, dalla Villa comunale. Prevista la partecipazione di oltre 500 bambini.
E’ stata presentata oggi a Palazzo Carafa la manifestazione dal titolo Il cammino tra i papaveri. Ricordo del 24 maggio di un secolo fa.
Si tratta del momento finale dell’anno zero del progetto triennale relativo alla Prima Guerra Mondiale, elaborato dal Cesram, da Afs Intercultura e dall’Università del Salento. Al progetto hanno aderito numerosi comuni, tra cui quello di Lecce che ha organizzato e ospitato questo evento, Enti locali e nazionali, le scuole della Provincia e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Lecce.
Lecce:Istituto Columella/Presta, Pietro Siciliani, G.Banzi Bazoli, G.Deledda, Antonietta de Pace, Istituto Marcelline, Istituto Calasso, Scuola Media A.Grandi, Scuola Media Galateo Frigole.
Coperino: Istituto Bachelet.
Ruffano: Scuola Media
Alliste: Scuola Media.
Monteroni: Scuola Media Polo 1
Ugento: Scuola Media.
Parabita: Scuola Media.
Casarano: Scuola Media Polo 2, Scuola Media Polo 3.
L’iniziativa – che fa parte del progetto Cento anni fa… la Grande Guerra – intende ricostruire la memoria storica della Prima Guerra Mondiale attraverso un “cammino” non soltanto fisico, ma anche culturale e interiore, rendendo visibile la rete territoriale che ha collaborato al progetto (studenti, scuole, università, enti locali, associazioni culturali, sportive, combattentistiche e d’arma, archivi, Forze armate e della difesa).
Sarà l’occasione per concludere i lavori dei laboratori attivati nelle scuole della Provincia nell’anno scolastico 2014-2015, seguiti dal Cesram attraverso i suoi tutors resi visibili mediante la rete dei partners.
Il corteo – aperto dagli atleti paralimpici e dai rappresentanti del Coni, della Cri, della Nordic Walking e della Fiab Lecce Cicloamici – sarà composto da tutti gli Istituti scolastici che hanno aderito e che porteranno il loro stendardo e un papavero rosso sulla giacca. La partenza è prevista per le 9 dalla Villa Comunale di Lecce. Seguendo via XXV Luglio e viale Lo Re, si giungerà in Piazza d’Italia dinanzi al Monumento ai Caduti per una breve e solenne commemorazione da parte dei vari Consigli comunali dei ragazzi di Lecce e della Provincia. Qui vi saranno due cavalli della Scuola di Cavalleria, con i cavalieri in divisa storica, mentre altri 4 cavalli – portati rispettivamente dalla Fise e dall’Endas Puglia – chiuderanno il corteo. Sulle note del “Silenzio”, avverrà la cerimonia dell’Alzabandiera, con la bandiera donata dalle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e consegnata al sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi; infine, dopo un breve saluto delle autorità, saranno deposti i papaveri, simbolo dei caduti di tutte le guerre, un simbolo adottato nell’ambito del progetto “Cento anni fa…la Grande Guerra”. Gli studenti delle Marcelline e del Polo 1 di Monteroni, infine, intoneranno alcuni canti della Grande Guerra e l’Inno nazionale. Il corteo si trasferirà poi nel cortile esterno dell’Istituto Marcelline, dove saranno allestiti dei tavoli per presentare i lavori dei laboratori.
“Questa manifestazione – ha spiegato oggi in conferenza stampa il vicesindaco di Lecce e assessore alla Pubblica Istruzione, Carmen Tessitore – vuol essere un riconoscimento per gli atti eroici compiuti in nome della Patria e per sensibilizzare le nuove generazioni ai valori fondamentali del nostro Paese. Significativo in questo senso è il ruolo della Suola di Cavalleria. L’Alzabandiera che verrà effettuato durante l’iniziativa non è affatto una scelta casuale perché rappresenta l’identità di una nazione“.
“E’ il caso di sottolineare con forza – ha osservato la presidente del Cesram e docente di Storia delle Relazioni Internazionali dell’Università del Salento, Giuliana Jurlano – la capacità collaborativa della società civile, una società viva, che respira, che vuole ricordare. Certo, ai nostri ragazzi è mancato un pezzo di storia, la consapevolezza di essere italiani: è giunto il momento di comprendere non di censurare”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal tenente colonnello Emanuele Lasalandra, presidente dell’Associazione nazionale Arma di Cavalleria: “Questa manifestazione mi riempie di gioia e mi fa essere ottimista per il futuro. Siamo titolari di valori che non possono essere trascurati perché fanno parte della nostra storia”.