sabato, Aprile 20, 2024
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Codacons: “Mascherine a 0,50 cent introvabili”

Ormai sono quotidiane le segnalazioni che arrivano alle sedi del Codacons della provincia di Lecce sulla sostanziale introvabilità delle mascherine c.d. chirurgiche a 0,50 cent. Netto (0,60 cent lordo).

“A fronte di questo comportamento, già di per sé censurabile, le segnalazioni riguardano anche situazioni a dir poco disdicevoli in cui farmacisti o esercenti in genere denigrando l’inutilità delle mascherine c.d. chirurgiche a prezzo calmierato inducono i cittadini ed i consumatori ad acquistare mascherine diverse a prezzi decisamente più alti”. Dichiara l’avv. Cristian Marchello, responsabile della sede Codacons di Lecce.

“Di là dalla volontà o meno – aggiunge – di taluni commercianti e/o farmacisti a vendere il prodotto e di là dalla circostanza o meno che gli stessi siano stati in precedenza acquistati a prezzi superiori a quello di vendita fissato, preme ricordare a tutti che il decreto del Commissario Straordinario Arcuri ha carattere erga omnes e cogente in virtù della legislazione straordinaria legata al contrasto al Covid-19”.

Di fatto, tutte le mascherine facciali che rispondono ai requisiti indicati nel decreto ed afferenti alle c.d. mascherine chirurgiche (di seguito indicati) possono vendersi esclusivamente al prezzo imposto dall’Ordinanza del Commissario Straordinario del 26.04.2020 ovvero ad un prezzo inferiore.

“Preme ricordare – continua la responsabile del Condacons Lecce – che la violazione dell’ordinanza commissariale potrebbe comportare l’applicazione dell’art. 650 c.p. (o 260 R.D. 27.07.1934 n. 1265 – T.U. delle Leggi Sanitarie) per violazione di un Ordine proveniente dall’autorità”.

“Si rammenta – prosegue – che denigrare la qualità delle mascherine onde indurre il consumatore ad effettuare un acquisto più oneroso potrebbe configurare una pratica commerciale scorretta già sanzionata dalla normale legislazione.

“Al fine di consentire la più ampia diffusione di questi strumenti che il commissario Arcuri definisce come “beni strumentali utili a fronteggiare l’emergenza” e, quindi, beni di primaria necessità,” per cui una lievitazione ingiustificabile dei prezzi al consumo, tale da pregiudicare il più ampio accesso a tale tipologia di dispositivi, potrebbe compromettere la piena efficacia delle misure di contrasto programmate.” – Conclude l’avv. Cristian Marchello.

A fronte delle numerose segnalazioni pervenute in associazione il Codacons di Lecce ha scritto al Prefetto di Lecce affinché inviti formalmente tutti i Comuni della Provincia di Lecce e le competenti Autorità di Polizia anche annonaria di effettuare specifici controlli con particolare riferimento ai settori merceologici che hanno sottoscritto particolari accordi, ovvero nello specifico:

  • Federfarma, Assofarm, l’ADFche con le farmacie e le parafarmacie italiane hanno 26.000 punti vendita sul nostro territorio;
  • Confcommercio, che raggruppa tra gli altri le catene della grande distribuzione Sigma, Sisal, Crai, Coal e Conad che ha nel suo insieme altri 13.000 punti vendita sul nostro territorio;
  • Federdistribuzione, che raggruppa Esselunga, Carrefour, VeGè, Leroy Merlin e altre catene di distribuzione, che ha fino a 7.000 punti di vendita sul territorio;
  • Coop, che ha 1100 punti vendita sul territorio nazionale.

Tipologie di mascherine facciali indicate nell’ordinanza:

MASCHERINE FACCIALI (STANDARD UNI EN 14683)

Tipo I: Efficienza di filtrazione batterica (BFE), (%) ≥ 95 Pressione differenziale (Pa/cm²): < 40 Pulizia microbica: (ufc/g) ≤ 30

Tipo II:  Efficienza di filtrazione batterica (BFE), (%) ≥ 98 Pressione differenziale (Pa/cm²): < 40 Pulizia microbica: (ufc/g) ≤ 30

Tipo IIR Efficienza di filtrazione batterica (BFE), (%) ≥ 98 Pressione differenziale (Pa/cm²): < 60 Pressione di resistenza agli spruzzi: ≥ 16,0 Pulizia microbica: (ufc/g) ≤ 30

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