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Clochard morto, minacciato e costretto a lasciare l’alloggio: c’è una denuncia del 2015

Clochard morto, minacciato e costretto a lasciare l’alloggio: c’è una denuncia del 2015

Giuseppe Fiorentino, il clochard morto pochi giorni fa a Lecce, nei pressi di una casa fatiscente, era stata minacciato e costretto ad abbandonare l’alloggio assegnatogli dal Comune: sarebbe questo il contenuto di un verbale choc in cui l’uomo aveva formalizzato una denuncia alla polizia nel giugno 2015.

Secondo le ricostruzioni, dopo l’assegnazione dell’alloggio in via Pistoia, l’uomo avrebbe ricevuto minacce anonime sul suo cellulare, in cui era invitato a lasciare la zona per non essere picchiato o sparato, e danneggiamenti agli infissi. Stanco della situazione, Fiorentino avrebbe abbandonato il posto.

Il presidente della Commissione controllo di Palazzo Carafa, Antonio Rotundo, ha convocato per lunedì l’organismo per approfondire tutta la vicenda relativa all’alloggio parcheggio di via Pistoia: il verbale di consegna del Comune è datato 29 maggio 2015, mentre la denuncia di Fiorentino alla Questura è del 23 giugno successivo.

“Per tentare di ricostruire in modo puntuale l’intera vicenda – fa sapere Rotundo – ho invitato ai lavori della commissione l’ingegnere Puce, dirigente del settore all’epoca dei fatti, e l’avvocato De Salvo, attuale responsabile dell’ufficio casa”.

L’associazione “Pronto soccorso dei poveri”, in una nota, invita le forze dell’ordine a far luce sulla vicenda, perché vengano consegnati alla giustizia i responsabili della disumana intimidazione fatta a Giuseppe Fiorentino. 

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