L’opera più conosciuta e amata di Gioachino Rossini di scena al Teatro “Il Ducale”. Con “Il Barbiere di Siviglia” domenica 1° febbraio si chiude la Stagione Lirica organizzata dalla Compagnia “Classic Ensamble” nell’ambito della Stagione teatrale 2014/2015
Terzo ed ultimo appuntamento con l’opera lirica al Teatro “Il Ducale” di Cavallino. A chiudere la Stagione Lirica organizzata dalla Compagnia Teatrale “Classic Ensamble” con la direzione artistica di Antonio Basile nell’ambito della Stagione Teatrale 2014/2015 siglata dall’Amministrazione Comunale di Cavallino in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, domenica 1° febbraio alle ore 20.30 sarà di scena Il Barbiere di Siviglia, melodramma buffo in due atti di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini.
Ad interpretare i personaggi saranno Cristian Storace nei panni del Conte d’Almaviva, Simona Gubello in quelli di Rosina, Marco Trevisanello darà voce a Bartolo, Antonio Pellegrino a Figaro mentre Don Basilio, Fiorello e Berta saranno interpretati rispettivamente da Alessandro Arena, Edmond Lila e Margherita Pugliese. L’accompagnamento pianistico è affidato a Sviatlana Rynkova, canta il Coro dell’Associazione Città della musica. Dirige il maestro Vanessa Sotgiu. La regia porta la firma di Marica Urbano.
A curare le scenografie sono gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce coordinati dal professor Enrico Piccinni Leopardi. Costumi di Giovanna Tornese. A realizzare le note di sala è il maestro Giuseppe Lattante.
La trama
Atto I. Il Conte d’Almaviva è innamorato della bella Rosina, che abita nella casa del suo anziano tutore, don Bartolo, a sua volta segretamente intenzionato a sposarla. Il Conte chiede a Figaro, barbiere nonché “factotum della città”, di aiutarlo a conquistare il cuore della ragazza, alla quale si è presentato sotto il falso nome di Lindoro. Figaro consiglia al Conte di cambiare personalità e fingersi un giovane soldato ubriaco, cui Rosina si dimostra presto interessata grazie anche ad una bella serenata cantata sotto le finestre della casa del tutore; il barbiere procura inoltre a Lindoro un foglio che ne attesta la temporanea residenza in casa di don Bartolo e tenta di allacciare i rapporti con Rosina. Don Basilio, il maestro di musica della ragazza, sa della presenza del Conte di Almaviva in Siviglia e suggerisce a don Bartolo di calunniarlo per sminuirne la figura, giunge in casa sorprendendo Figaro e Rosina. La ragazza aveva già scritto un biglietto per Lindoro, ma Don Bartolo si accorge che manca un foglio dal taccuino e striglia Rosina. Secondo i piani, il Conte di Almaviva irrompe nella casa di Don Bartolo fingendosi un soldato ubriaco, ma crea una tale confusione che arrivano i gendarmi. Quando però il Conte si fa riconoscerlo di nascosto dall’ufficiale, i soldati si mettono sull’attenti, lasciando Don Bartolo esterrefatto.