venerdì, Aprile 19, 2024
HomeNotizie dal MondoCase popolari di via Siracusa ancora senza acqua

Case popolari di via Siracusa ancora senza acqua

Case popolari di via Siracusa ancora senza acqua

L’AQP nella giornata di ieri sospende il servizio per grave morosità di una parte dell’utenza delle palazzine di Via Siracusa, civici dal n.2 al n.60. Stamane, all’ora di pranzo, grazie ad un accordo con l’amministratore di condominio ed alla sottoscrizione di un piano di rientro, l’erogazione del servizio di distribuzione di acqua potabile è ripartita.
La storia è sempre la stessa: non tutte le famiglie pagano regolarmente la propria quota parte di bolletta. Ma cosa succede? L’AQP taglia l’acqua a tutti, comprese le utenze commerciali dei locali del pian terreno e, soprattutto, comprese le famiglie che invece le bollette le pagano e non senza sacrifici. Di chi è la colpa? Dell’ex Istituto Autonomo Case Popolari, oggi Arca Sud. Come sottolineato da alcuni amministratori di condominio, infatti, Arca Sud, ai sensi della Legge Regionale n.54 del 1984, dovrebbe farsi carico delle quote inevase degli inquilini morosi. Così come ha fatto fino al 2012. Ma ciò non accade più. Dal 2013, infatti, l’ente ha deciso di non assolvere più a questo obbligo, ignorando le richieste di inquilini e amministratori.
Nella fattispecie di oggi si tratta di palazzine che includono 61 appartamenti occupati da altrettante famiglie e 23 locali commerciali al piano terra di cui qualcuno è sfitto. Delle 61 famiglie appena 15 risultano morose. Ora, con il piano di rientro accordato questa mattina, chi ha sempre pagato le bollette si caricherà anche l’onere di pagare per chi non lo ha mai fatto e che, probabilmente, non ha nessuna intenzione di farlo neanche in futuro. Queste famiglie, inoltre, pur di riavere l’acqua, pagheranno anche per i locali sfitti del pian terreno. Si tratta di un piano di rientro di ben 34.000 € da versare in 18 mesi, pena una nuova sospensione dell’erogazione dell’acqua.
DICHIARAZIONI DI ANDREA GUIDO, ASSESSORE DEL COMUNE DI LECCE:
“Cambia il nome dell’ente (da Istituto Autonomo Case Popolari ad ARCA SUD) ma la musica è sempre la stessa. E a pagarne le conseguenze sempre le stesse persone. Ma la Dott.ssa Zappatore e i dirigenti dell’ente hanno mai sperimentato cosa vuol dire al mattino rimanere senza l’acqua? Magari con qualche bimbo in casa che deve andare a scuola. O con qualche anziano con le sue problematiche o con qualcuno che ha diverse abilità e purtroppo ha particolari esigenze. Queste persone, che si permettono con tanta facilità di permettere che vengano adottati provvedimenti di questo genere senza distinguere chi è nel torto e chi invece ha sempre pagato con regolarità e non senza sacrifici, questi alti dirigenti, mi chiedo, hanno mai provato cosa significa? Io immagino di no. Altrimenti il loro atteggiamento fino ad ora sarebbe stato diverso. E avrebbero fatto tutto ciò che è in loro potere per assolvere agli obblighi in capo al loro ente e previsti dalla legge regionale”.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome qui

Post Popolari

Verified by MonsterInsights