L’influenza è alle porte, in arrivo 2 nuovi ceppi: la «Svizzera» e la «Phuket». La Asl ha chiesto 144mila dosi di vaccino.
L’epidemia di quest’anno viene stimata dai virologi di media aggressività. All’inossidabile virus A- H1N1, presente anche gli altri anni, si aggiungono i ceppi A- H3N3 (isolato in Svizzera) e B/Phuket (nell’isola Thailandese).
La campagna di vaccinazione nel Salento è in ritardo, più che giustificato dal clima favorevole che non ha ancora consentito la diffusione dell’epidemia. Il picco è previsto dopo le festività di fine anno. C’è tempo fino a metà dicembre per vaccinarsi.
I soggetti più a rischio sono gli anziani cronici, le donne in gravidanza, gli addetti ai servizi pubblici essenziali: personale sanitario, docenti, conducenti di autobus e simili. Soggetti nei quali le complicanze possono creare problemi anche seri.
Il dottore Alberto Fedele, responsabile del Sisp, il servizio di igiene e sanità pubblica della Asl, raccomanda vivamente a questi soggetti di vaccinarsi.
Soprattutto per scongiurare ciò che accadde lo scorso anno, quando alla vigilia della campagna di vaccinazione, l’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, ritirò precauzionalmente dalle farmacie 2 lotti del vaccino Fluad. Lotti risultati successivamente “innocenti”.
Tanto bastò però a convincere molti soggetti a rischio a non vaccinarsi. I risultati furono disastrosi. In Italia vennero accertati un milione e 700mila casi di influenza in più. In provincia di Lecce mancarono all’appello più di 24mila soggetti.
E’ lo stesso dottore Fedele a riferire sulle conseguenze delle mancate vaccinazioni. «L’anno scorso abbiamo vaccinato la metà degli over 65, (appena 90mila). E questo ha determinato nella nostra provincia 15 casi gravi accertati, con 6 decessi. Nessuno si era vaccinato». Ma i morti si stima siano stati molti di più se si considerano i soggetti che sono deceduti in casa e non in ospedale.
In Puglia si registrarono 62 casi gravi con 22 decessi. In Italia i casi gravi furono 488 con 165 morti.
Quest’anno il dottore Fedele è stato particolarmente attento a modulare la richiesta dei vaccini, tenendo conto che l’anno scorso vennero buttate 20mila dosi, con un costo di 80mila euro.
La «copertura» della popolazione è la percentuale degli over 65 vaccinati, rispetto ai “candidati”.
Il dottore Fedele si augura che nella nostra Asl, dove i candidati over 65 sono 180mila, si possano vaccinare almeno il 60%, pari a 100 – 105mila soggetti. Ben al di sotto degli obiettivi del ministero che sono: minimo 75% – ottimale 90% .
«E pensare che prima della pandemia del 2009, a Lecce avevamo raggiunto una copertura del 70% – ricorda l’igienista della Asl – L’anno scorso siamo scivolati al 50%».
Anche colpa, se ricordiamo, del clamore che fecero due morti sospette nel nostro territorio: una donna 82enne di Carpignano che morì all’indomani della vaccinazione e una donna di Martano nelle stesse condizioni, pochi giorni dopo. Solo successivamente il vaccino venne assolto.
Per chi deve acquistarlo il vaccino è già pronto in farmacia. Per i soggetti over 65 la Asl avvierà la campagna delle vaccinazioni in settimana.