venerdì, Marzo 29, 2024
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Campagna di prevenzione infezioni ospedaliere

E’ guerra aperta alle infezioni ospedaliere. La Asl promuove la cultura dell’igiene delle mani negli ospedali.

Acqua e sapone, dispenser di gel idroalcolico posizionati in ogni angolo degli ospedali, ma soprattutto procedure e tecniche di lavaggio delle mani. Queste le «armi» della campagna di prevenzione “La salute è nelle tue mani” presentata questa mattina dai vertici Asl ad un folto uditorio di primari ospedalieri e giornalisti.

Obiettivo: ridurre la prevalenza delle infezioni che insorgono durante il ricovero in ospedale e che hanno raggiunto cifre impressionanti. Si parla di circa il 10 – 15% di pazienti ricoverati che contraggono un’infezione batteriologica, con punte del 37% nelle terapie intensive. In Europa si parla di 5 milioni di casi ogni anno.

Protocolli accreditati hanno rilevato che il 40% delle infezioni è imputabile ai germi veicolati dalle mani. Una «spia» della credibilità del dato? Ogni anno al “Vito Fazzi” si spendono più di 2,4 milioni di euro per antibiotici di contrasto alle infezioni; 4,5 milioni nei 6 ospedali della provincia.

Che fare?   «Abbiamo costituito un gruppo di lavoro che affronta 3 temi – ha spiegato il direttore sanitario dell’azienda Antonio Sanguedolce – Uno di questi sottogruppi si occupa di diffondere la cultura del lavaggio delle mani. Contiamo – ha aggiunto – sulle unità operative, dove è stato incaricato un infermiere-facilitatore che farà da stimolo agli atri operatori e vigilerà sul rispetto delle procedure».

Seguendo i protocolli, se si lavano bene le mani, in appena 30 secondi la carica batterica viene abbattuta di circa due terzi, soprattutto utilizzando la soluzione alcolica.

E’ intervenuto il direttore del nosocomio leccese Giampiero Frassanito. «Un problema per il Fazzi – ha illustrato – è rappresentato anche dai circa 1800 – 2000 visitatori che ogni giorno girano per i reparti di degenza. Questo suggerisce di studiare soluzioni anche per la disciplina degli accessi».

A confrontare i dati di inizio e fine campagna di prevenzione sarà la dottoressa Fulvia Scrimieri, che ha anticipato che Lecce è in linea con i dati europei e che l’esito della campagna sarà indicato anche dal consumo di prodotto idroalcolico.

Di aspetto legale e di responsabilità legate alle infezioni ospedaliere ha parlato Alberto Fedele, responsabile del servizio Igiene della Asl. « Non è la prima volta che l’autorità giudiziaria – ha detto – ha voluto controllare il rispetto delle procedure, comprese le misure di igiene adottate. Anche perché, molti operatori ritengono di essere immuni dalle infezioni».

Il dottore Franco Pisanò ha illustrato lo spiegamento di materiale informativo che nei prossimi giorni verrà distribuito in tutta la Asl: 10mila opuscoli – 3500 brochure – 200 poster (almeno 1 per ogni ingresso ) – 1200 locandine agli utenti e operatori – 1000 spille per le divise degli operatori.

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