sabato, Aprile 20, 2024
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BRUNO MUNARI E L’INTELLIGENZA DEL GESTO. SEMINARIO CON ALBERTO MUNARI

Alberto Munari, figlio di Bruno Munari, psicologo ed epistemologo, Professore Ordinario all’Università di Padova e Professor Emeritus dell’Università di Ginevra, sarà ospite venerdì 4
maggio al MUST Museo storico Città di Lecce, nell’ambito del progetto (aggiungere) e della mostra “Dentro i libri, con Bruno Munari”, esposta nel Museo Storico della Città sino al 27 maggio 2018.
– Il tema del seminario sarà l’intelligenza insita nella gestualità di ogni bambino, il saper fare e quindi la mano come modello cognitivo. La mano è strumento degli strumenti, è dotata di una illimitata e incipiente predisposizione ad apprendere ed eseguire molteplici attività tra loro anche molto diverse. Questa plasticità delle capacità di base, ha permesso all’uomo di costruire un rapporto sempre mutevole e un’esplorazione del mondo esterno sempre ricca di informazioni, con le quali ha incremento le facoltà della sua immaginazione spaziale e ha potuto sviluppare una particolare forma di intelligenza produttiva. Spunto di riflessione del workshop sarà anche il libro di cui Alberto Munari è autore, Gatti, cappelli, elefanti e sorprese, Corraini Edizioni, nel quale il professore ci accompagnerà alla scoperta della genesi dei capolavori munariani per bambini. Nel libro, attraverso numerosi aneddoti familiari e analogie con il mondo dei cuccioli, Alberto Munari ci spiega come l’esercizio concreto della sperimentazione e della ricerca abbia dato luogo ad alcuni dei più famosi tra i libri per bambini di Bruno Munari. Emerge dall’occhio attento e vicino del figlio l’approccio progettuale del designer, lo studio della psicologia cognitiva del bambino e la conseguente ideazione libera e sperimentatrice. “Quando ero ancora bambino mio padre mi insegnava come si piega un foglio di carta: per ottenere una piegatura netta e senza sbavature bisogna esaminare con cura la fine struttura della carta in modo da non offendere con la piega l’andamento della sue fibre. Mi insegnava che vi è sempre un solo modo giusto di tenere in mano uno strumento come una matita, un pennello, una penna, un carboncino, un pennarello o un pastello: ognuno con la giusta angolazione, la giusta pressione, la giusta velocità, in modo da ottenere il miglior tracciato che quello strumento è capace di offrire. E con i suoi libri mi fece capire tutta la sorprendente ricchezza che il gesto di sfogliare una pagina è capace di schiudere dietro la sua apparente semplicità. Sviluppai così fin da piccolo una crescente consapevolezza della necessità di ricercare sempre, in ogni nostra azione, quella postura di umiltà indispensabile affinché possa prendere forma un’autentica conversazione tra i materiali con i quali ci si propone di operare e l’intelligenza della nostra gestualità”. Alberto Munari L’incontro, una preziosa occasione di formazione, è rivolto a docenti, educatori, atelieristi, librai, genitori e a tutti coloro che credono nell’arte come linguaggio veicolare per nuove forme di educazione e apprendimento. La partecipazione è gratuita, sino a esaurimento posti.

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