Botte, minacce, insulti su Facebook agli amici: 52enne non potrà avvicinare la moglie

Pedinamenti, botte, minacce di morte, aggressioni, insulti su Facebook agli amici e diffamazioni: sono solo alcuni degli elementi che hanno portato il Gip del Tribunale di Lecce ad imporre a un 52enne violento di un paese del Basso Salento il divieto di avvicinamento alla moglie, vittima di stalking. Ad eseguire, nella giornata di ieri, l’ordinanza gli agenti del commissariato di Polizia di Stato di Taurisano.

Il provvedimento è scaturito da una serie di denunce-querele, presentate dalla moglie dell’uomo, che lamentava i continui atti persecutori nei suoi confronti da parte dell’indagato.

In particolare, l’uomo si è reso responsabile di aver molestato la donna, da cui si sta separando, causandole un perdurante e grave stato di ansia e di paura, tale da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita impedendole di relazionarsi con terzi.

La donna era stata oggetto di ripetute ingiurie e minacce di morte, era destinataria di numerosi sms e continue telefonate, pedinata, e costretta spesso a fermarsi ed in una circostanza anche aggredita con calci e pugni riportando lesioni personali guaribili in dieci giorni.

L’indagato utilizzava anche il profilo Facebook della moglie, spacciandosi per lei, offendendo anche gli amici della donna e diffamandola nei confronti degli stessi.

Per questo il Gip ha emesso l’ordinanza, imponendo all’indagato il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa, dal luogo di lavoro al domicilio della donna e a quello della famiglia di origine, con l’ulteriore prescrizione a non comunicare attraverso qualsiasi mezzo con la stessa e coi suoi prossimi congiunti. Ogni trasgressione della misura coercitiva imposta potrà essere sanzionata con la sostituzione con altra misura più severa.