venerdì, Aprile 19, 2024
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Assistenza ai pazienti e comunicazione con le famiglie, la Asl interviene sul caso “La Fontanella”

I pazienti ricoverati alla Rsa di Soleto sarebbero assistiti mattina, pomeriggio e notte tramite “un nutrito gruppo di operatori” e sarebbe stato attivato sin dal 28 un canale di comunicazione con le famiglie, che vivono ore di angosciosa attesa in attesa di saperne di più sui loro cari.

E’ quanto riferisce la Asl di Lecce che ha in carico “La Fontanella” da quando, il 26 marzo, si è ritrovata sguarnita di personale a causa del contagio da coronavirus di alcuni ospiti e operatori. Il sindaco Graziano Vantaggiato ha quindi emanato un’ordinanza per affidarne la gestione all’Azienda sanitaria locale di cui, in una diretta facebook, ha anche lamentato ritardi nella comunicazione dei risultati dei tamponi e una gestione non ottimale delle informazioni ai parenti.

Tutti rilievi cui ora la Asl risponde.

Per quanto riguarda l’assistenza, al momento, nella struttura, opera “un nutrito gruppo di operatori”. Mattino, pomeriggio e sera è garantita la presenza di un medico, due infermieri e otto oss, cui si aggiungono gli operatori incaricati delle pulizie, della gestione della biancheria, dei pasti e l’ausiliarato in genere.

Dal 28 marzo è stato attivato un servizio di accettazione e trattamento delle richieste di informazioni sanitarie provenienti dai familiari degli ospiti (dalle ore 8 alle ore 20). “Alcuni problemi di comunicazione con le famiglie, riscontrati nella fase di avvio, sono da imputare alla mancata conoscenza diretta da parte dei medici di tutti gli ospiti e dalla necessità di effettuare una prima valutazione clinica anche finalizzata all’eventuale ricovero dei Covid positivi e sintomatici. Dai prossimi giorni i familiari potranno parlare attraverso una videochiamata con i propri cari ospiti nella Rssa. E qualora le condizioni cognitive dei pazienti non dovessero consentirlo, le informazioni saranno date direttamente dai medici o dagli infermieri”, fa sapere ancora la Asl.

Nel pomeriggio di ieri, quattro ospiti Covid negativi sono stati trasferiti nella casa di cura San Francesco. Sempre ieri si sono registrati due decessi (persone di 89 e 91 anni) causati “da gravi patologie pregresse (neoplasie) e dalla compresenza di una infezione da Covid 19”.

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