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Argomenti di cardio-neurologia. L’ictus al centro di un convegno

Conoscere la patologia e curare i pazienti colpiti da ictus cerebrale, sia quelli di origine incerta, sia quelli legati alle aritmie cardiache.

E’ questo l’obiettivo del congresso che si tiene il 16 e 17 maggio 2014 all’Hotel Messapia di Cavallino, presidente Giorgio Trianni, primario di Neurologia del “Vito Fazzi” e organizzato dalla segreteria scientifica composta dal cardiologo-ecografista Cosimo Greco (nella foto) e dal responsabile della Stroke Unit del Fazzi, Leonardo Barbarini.

L’incontro, rivolto a un centinaio di specialisti, serve a sviluppare una uniforme capacità diagnostica, terapeutica ed assistenziale dei pazienti affetti da ictus, in modo da affrontare i vari scenari clinici rispettando le linee guida.

«Nel 30 per cento della popolazione», spiega il dottore Greco, «il Forame ovale pervio ( Fop), ossia il foro fra atrio destro e sinistro del cuore (serve a far circolare meglio il sangue ossigenato) non si chiude, come invece dovrebbe dopo la nascita. In queste condizioni, se si realizza un aumento di pressione sanguigna nelle cavità destre del cuore, come ad esempio a seguito di uno sforzo, questo foro può rappresentare una concausa di ictus ischemico tromboembolico. L’aumento di pressione può far passare attraverso il forame un piccolo coagulo (formatosi nelle vene degli arti inferiori o all’interno dell’addome) nella porzione sinistra del cuore e da qui proseguire ad occludere un’arteria del cervello».

La seconda giornata dell’incontro è dedicata alla fibrillazione atriale, responsabile del 15 per cento degli ictus cardioembolici. Le misure preventive consistono nell’applicazione di un efficace terapia anticoagulante. Da pochi mesi anche l’Italia può contare su una nuova classe di farmaci, nuovi anticoagulanti orali, più maneggevoli e sicuri.

«Tuttavia –spiega il dottore Barbarini – per essere efficace tale terapia deve essere somministrata in modo tempestivo, al massimo entro 6 ore dall’evento ischemico».

A conclusione delle sessioni seguono tavola rotonda e discussioni sull’argomento.

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