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APRE A PARABITA IL CENTRO DI ASCOLTO CITTADINO: COINVOLTE LE COMUNITÀ ECCLESIALI DELLA CITTÀ

Il tema della solidarietà e dell’ascolto al centro di un doppio incontro che si terrà oggi a Parabita. “Volli servire e vidi che servire era gioia. L’ascolto” è il titolo della serata organizzata alle ore 18 nel teatro “Carducci” della scuola elementare in occasione del 25° anniversario di apertura del Centro di solidarietà “Madonna della Coltura”.

L’iniziativa che vede il patrocinio del “Centro servizi volontariato Salento”, della città delle Veneri e della provincia di Lecce è a organizzata dalla “Onlus” cittadina guidata da Fiorentino Seclì. Ricco e variegato il programma stilato per la circostanza. Lo scorso 22 ottobre (data in cui ricade la ricorrenza) a presiedere la celebrazione eucaristica in memoria dei soci defunti nel salone della struttura è stato don Salvatore Tundo (di Parabita), parroco presso la matrice di Casarano, nonché fondatore benemerito e guida formativa religiosa della casa.

Dopo i saluti istituzionali, l’appuntamento prevede la proiezione del video “25 anni di solidarietà” e a seguire la presentazione del libro “Nonni e nipoti si incontrano per” di Anna Piccino e Ortensio Seclì a cura di Paolo Vincenti.

L’intermezzo musicale è affidato al baritono Carlo Provenzano. A chiudere con l’intervento conclusivo sarà invece il vescovo della diocesi Nardò- Gallipoli, Fernando Filograna, il quale argomenterà sul tema dell’ascolto. Intorno alle 19.30 cambio di location per il taglio del nastro del Centro di ascolto cittadino “Sacra famiglia” in via Lopez y Rojo. Sarà lo stesso ordinario diocesano ad inaugurare e a benedire la nuova realtà che attualmente si colloca in un locale a piano terra, adiacente al giardino della casa canonica della parrocchia San Giovanni Battista. Il progetto nasce anche con l’ausilio della Caritas diocesana guidata da don Giuseppe Veneri (di Nardò) e vedrà il coinvolgimento di diversi componenti provenienti dalla tre parrocchie cittadine, dal Centro di solidarietà e dalla comunità domenicana della basilica della Coltura.

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Per la cittadinanza, tutto questo rappresenta uno strumento di servizio interparrocchiale, teso ad accogliere, ascoltare, orientare ed accompagnare chi si trova in difficoltà. La mission sarà quella di andare incontro ai molteplici bisogni della collettività parabitana, con una particolare attenzione alle fasce della popolazione meno abbienti. <<Ringrazio la Caritas diocesana, per averci supportato con un contributo di natura economica che ci ha permesso di far fronte all’intervento del recupero strutturale della sede. A questo, si aggiunge anche l’erogazione di un fondo messo a disposizione dalla nostra parrocchia che ha pure consentito di rendere funzionale e decorosa questa nuova sede che oggi rappresenta uno strumento di riferimento e di opportunità nei confronti del fratello bisognoso>> fa sapere il parroco della parrocchia San Giovanni Battista, don Santino Bove Balestra (originario di Nardò). La sua organizzazione gestionale prevede pertanto una fase di ascolto, diffusa sul territorio cittadino e coordinata da uno sportello che sarà presente nel locale messo a disposizione dalla chiesa matrice. Un équipe di volontari si prenderà cura di affrontare le problematiche, con l’ausilio di esperti qualificati.

Tanti i servizi che verranno offerti a chi ne farà richiesta. Tra questi quello del “segretariato sociale” con il sostegno all’accesso ai servizi locali, mediante l’assistenza nel disbrigo di pratiche presso gli uffici pubblici, i servizi sociali, lo sportello CAF e il patronato Acli dove non mancherà nemmeno il supporto di natura fiscale (mod. Isee e invalidità civile). A ricoprire notevole interesse sarà pure il sostegno psicologico che verrà fornito alla persona singola ed alla famiglia, con particolare riguardo alle problematiche legate alle relazioni intra ed extra familiari, alle devianze di vario genere e al rapporto educativo, garantendo al tempo stesso un sostegno per l’accesso alle strutture pubbliche esistenti sul territorio. Prevista pure una prima assistenza sanitaria con consulenza medica qualificata e la guida per poter usufruire dei servizi ambulatoriali, territoriali e ospedalieri. Tra gli altri, anche quello legale, relativo a problematiche personali e familiari e alla tutela dei diritti di cittadinanza.

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