martedì, Aprile 16, 2024
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Anziano rapinato del portafogli, va male al 26enne autore del misfatto: rintracciato, finisce in carcere

E’ stato individuato e arrestato il giovane ritenuto responsabile, identificato come tale dalla sua vittima, della rapina ai danni di un anziano affetto dal morbo di Parkinson.

Il fatto è avvenuto nella tarda mattinata di ieri. A seguito della segnalazione una volante è intervenuta a Lecce nella zona della via per Novoli.

Gli agenti, giunti sul posto, pochi metri prima dello svincolo per la Tangenziale Ovest, direzione Brindisi, hanno individuato tre persone, nello specifico un anziano che cercava di colpire con un bastone di sostegno un giovane di nazionalità straniera e una donna che cercava di separarli. Immediatamente gli operatori hanno riportato alla calma la situazione.

Il ragazzo veniva identificato per Chiedeber Oha, 26enne nigeriano, regolare sul territorio, mentre l’anziano era un 80enne, affetto da morbo di Parkinson, con difficoltà di deambulazione, in compagnia della moglie.

Calmati gli animi e chiamato il 118 per fornire assistenza all’anziano, visibilmente agitato, gli agenti hanno appreso dall’uomo che era rimasto vittima poco prima di una rapina avente come oggetto il proprio portafoglio, perpetrata, a suo dire, dal ragazzo che, infatti, all’arrivo della Volante, aveva ancora in mano un borsello in pelle. All’interno il bancomat e la somma di 500euro.

In sede di denuncia l’80enne ha raccontato di essere stato rapinato nel corso di una passeggiata nei pressi di casa sua, effettuata, data la malattia, con un deambulatore e un bastone. Per evitare il traffico l’uomo si era incamminato su una stradina secondaria, quando improvvisamente era sopraggiunto un uomo in bicicletta che cominciava a chiedergli dei soldi. L’anziano, a quel punto, preso il portamonete per dargli qualche spicciolo, si sarebbe accorto di aver lasciato al suo interno una grossa quantità di banconote.

Pare che il ragazzo, a cui non era sfuggito quel dettaglio, abbia quindi strattonato l’anziano, fino al punto da trascinarlo per terra, per poi sottrargli con forza il portafogli.

Dolorante e incapace di reagire per la violenza subita, l’anziano è rimasto a terra per qualche istante, temendo – come riferito – che il rapinatore si potesse accanirsi ulteriormente su di lui. Solo in un momento successivo si sarebbe a fatica rialzato e avviato verso casa, distante circa cento metri dal luogo dell’aggressione, per allertare la moglie con la quale, dopo aver chiamato il servizio di emergenza 113, è uscito in auto per cercare il rapinatore.

Effettivamente, l’anziano, ha individuato poco dopo il giovane, indicato agli agenti sopraggiunti nel frattempo. I quali hanno, appunto, prima riportato la calma, poi preso i provvedimenti del caso. L’anziano è così rientrato in possesso del maltolto, il giovane è stato tratto in arresto e condotto in carcere.

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