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AMMIRATO CULTURE HOUSE PRESENTA A LECCE “ALICE E LE ALTRE – RACCONTI SOGNI VISIONI”

AMMIRATO CULTURE HOUSE PRESENTA A LECCE “ALICE E LE ALTRE – RACCONTI SOGNI VISIONI”

Continua all’Ammirato Culture House di Lecce Alice e le Altre – Racconti Sogni Visioni, la rassegna curata da Simona Cleopazzo e organizzata con Ammirato Culture House e Fondazione Musagetes per raccontare e approfondire attraverso proiezioni, incontri, laboratori il tema del femminismo in tutte le sue manifestazioni.

“Elles tournent!” diceva Alice Guy, prima regista nella storia del cinema, invitando le donne a “girare”, a fare cinema. “Alice e le altre” ha riflettuto sul suo invito e ha dato spazio a quelle donne che il cinema lo “fanno”, lo amano, lo seguono, lo interpretano. Una piccola rassegna “senza riflettori, né tappeti rossi”, che anche nel corso del 2017 offrirà l’opportunità di conoscere  i racconti, i sogni, le visioni di registe e di protagoniste per recuperare il senso di appartenenza alla collettività femminile. “Ripartiamo sull’onda del grande entusiasmo della marcia delle donne a Washington lo scorso gennaio” dice Simona Cleopazzo “con la convinzione che abbiamo bisogno di femminismo, che dobbiamo conoscere e approfondire in tutte le sue manifestazioni. Da quello americano a quello italiano, attraverso il racconto di donne molto diverse tra loro. Musiciste punk, filosofe, giornaliste, attrici, poetesse, coreografe. Sono queste le donne di Alice e le Altre”.
Domenica 26 marzo (ore 19 – ingresso libero con tessera) spazio ad Alice e le altre Extra Diari, sottotitolo che si riferisce agli incontri “monografici” in rassegna, ovvero i focus dedicati ad alcune figure femminili di spicco, come Pina Baush, l’indimenticata coreografa tedesca protagonista del prossimo appuntamento. Ospiti della serata le coreografe e danzatrici Leccesi Barbara Toma e Annamaria De Filippi che introdurranno la presentazione di “Pina” film celebrativo di Wim Wenders dedicato alla Baush.
Nel 1985 Wenders vede per la prima volta “Café Müller”, nel quale Pina danza per 40 minuti insieme ai suoi ballerini sulla musica di Henry Purcell, e ne rimane incantato. Nasce un’amicizia lunga vent’anni e il progetto di un film insieme, che comincia a concretizzarsi nel 2008 ma s’interrompe un anno dopo, con la morte della coreografa. Doveva essere un film con Pina Bausch, è diventato un film per Pina Bausch. Un “memoriale” su un’icona dell’arte che ha regalato alla danza un linguaggio nuovo, un lavoro che si rivolge in modo particolare agli amanti della danza, ma il forte sentimento con cui è realizzato riesce a scavare nell’animo di un pubblico più vasto, facendo scoprire il mondo di Pina Bausch.

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