giovedì, Marzo 28, 2024

ALEXIS TSIPRAS

LE RAGIONI DELLE DIMISSIONI DEL PREMIER GRECO ALEXIS TSIPRAS

Le riforme concordate da Tsipras con l’Unione Europea e il Fondo Monetario Europeo hanno necessità di essere approvate con celerità dal Parlamento greco.

Tsipras deve procedere a riformare un sistema economico statico e una macchina pubblica ipertrofica ed inefficiente, eliminando i diritti pregressi delle corporazioni e toccando i privilegi delle grandi oligarchie greche.

Per fare questo, il premier greco non può contare né sull’ala intransigente di Syriza, contraria agli accordi con l’Unione Europea, né sui partiti rappresentativi di corporazioni e oligarchie che mitigherebbero gli effetti delle riforme sui privilegi pregressi.

Tsipras, dovendo fare i conti con la spaccatura di Syriza (25 parlamentari) e non volendo l’appoggio delle opposizioni, ha rimesso il proprio mandato nelle mani del Presidente della Repubblica.

L’obiettivo è quello di andare subito ad elezioni anticipate, probabilmente il 20 settembre.

Tsipras è consapevole che a fine settembre vincerà nuovamente le elezioni politiche e potrà addirittura contare su una maggioranza assoluta in Parlamento, composta dalla parte fedele di Syriza. Ciò sarà possibile perché il pragmatico Tsipras, agli occhi del popolo greco, anche se non è stato coerente con il programma che gli ha permesso di vincere le elezioni a gennaio, è apparso come colui che si è battuto sino all’ultimo contro i creditori strappando loro il migliore, anche se doloroso, accordo possibile. Un accordo che secondo la classe media greca, favorevole alla permanenza nell’Euro, può essere tradotto in riforme solo da un governo stabile, garantendo così gli aiuti promessi dai creditori.

CGR

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