venerdì, Aprile 19, 2024
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Abusava della figlia dodicenne della compagna, arrestato 46enne leccese

Abusava della figlia dodicenne della compagna, arrestato 46enne leccese

Un incubo vissuto tra le quattro mura domestiche fatto di abusi notturni e minacce. La vittima è una dodicenne leccese che ha trovato il coraggio di confidare alla madre le violenze subite da parte del suo ex compagno, un 46enne leccese arrestato ieri dagli agenti della Squadra Mobile di Lecce. I brutali episodi riguardano un periodo compreso tra il 2014 e la metà del 2016, in concomitanza della relazione sentimentale che la mamma della piccola aveva intessuto con l’uomo. 
 
Gli Agenti della Squadra Mobile nella serata di ieri hanno eseguito una ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti  domiciliari nei confronti di un leccese di  quarantasei anni,  responsabile di violenza sessuale aggravata e continuata commessa nei confronti della figlia dodicenne della sua ex compagna. 
 
La prima denuncia della donna risale alla fine di luglio del 2016 dopo le confidenze strazianti della figlia, che, in lacrime, le aveva confidato di essere stata ripetutamente abusata dal suo convivente, che l’aveva minacciata per non riferire nulla a nessuno.
L’ascolto reso con “ modalità protetta” dalla minore ha fatto si che la bambina confermasse quanto denunciato dalla madre e specificasse alcuni episodi ricostruendo in maniera coerente quanto accaduto. L’uomo, approfittando del rapporto di convivenza, nelle ore  notturne si introduceva nella sua cameretta per palpeggiarla nelle parti intime e sul seno, spesso baciandole anche la bocca. In una occasione l’avrebbe  costretta a subire un rapporto sessuale, approfittando dell’inferiorità fisica della bambina e della soggezione psicologica che nutriva nei suoi confronti, in quanto rappresentava un punto di riferimento, sostitutivo della figura paterna.
Le indagini immediatamente avviate dai poliziotti e coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Stefania Maria Mininni, hanno consentito di accertare la veridicità delle dichiarazioni della minore e quindi di costruire un quadro probatorio solido che ha permesso al Giudice competente di emettere la misura cautelare. Il 46enne è finito in manette con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata e ora si trova agli arresti  domiciliari. 
 Il complesso lavoro di ricostruzione della turpe vicenda è stato  eseguito dai poliziotti addetti alla “Sezione Reati contro la persona, i minori e sessuali”, incardinata nella Squadra Mobile, che vantano competenze e formazione specifiche in tema di reati commessi nei confronti delle cosiddette “fasce deboli”.
Sempre più costante e incisivo è infatti l’impegno profuso dalla Questura nella  repressione anche di  tali delitti che, come noto, sono purtroppo in aumento. 
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