sabato, Aprile 20, 2024
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“Abitare il paese”: studenti a lezione di architettura

Predisporre tutti gli strumenti utili per far acquisire a bambini e ragazzi una vera e propria cultura dell’architettura. Ovvero culto della bellezza e dell’armonia nelle forme e nel rapporto tra queste e l’ambiente circostante.

E’ questo l’obiettivo del progetto “Abitare il Paese – La cultura della domanda – I bambini e i ragazzi per un progetto di futuro” giunto alla sua seconda edizione e realizzato dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dalla Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi. Hanno partecipato anche alcuni ragazzi leccesi. Nel dettaglio sono state coinvolte la Scuola secondaria di primo grado Ascanio Grandi e l’Istituto Comprensivo Stomeo Zimbalo di Lecce.Studenti e architetti si sono ritrovati a braccetto. Le emozioni di bambini e ragazzi si sono trasformate in azioni attraverso uno sguardo attento e inedito sugli spazi, a cominciare dalla propria abitazione fino ad arrivare a guardare la città con altri occhi, da diverse angolature, seguendo punti di vista alternativi, sfuggiti fino a quel momento. Scopo principale dell’iniziativa quello di trasmettere consapevolezza e spirito critico che potranno essere utili un giorno ai ragazzi diventati adulti, e magari professionisti dell’urbanistica, a ripensare le città all’insegna della sostenibilità e della qualità del vivere.Gli elaborati prodotti (scatti fotografici, filmati, diari di viaggio, appunti, schizzi, mappe, installazioni e plastici realizzati con i materiali più diversi) verranno consegnati il prossimo 12 giugno al Consiglio Nazionale degli Architetti. Il passaggio successivo prevede mostre itineranti (anche a livello internazionale) e relative pubblicazioni di un progetto abbracciato e condiviso pienamente dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Lecce, in particolare dagli architetti-tutor Aurora Riga, Danilo Rosario Pastore e dal referente per il Consiglio Giovanni Negro.“Siamo partiti – la considerazione espressa dai professionisti leccesi – dalle emozioni, dai suoni e dal colore della città. E così facendo abbiamo colto sensazioni uniche ascoltando interessanti suggerimenti e proposte da parte dei ragazzi. Noi ci siamo limitati a gettare un seme in attesa e nella speranza che possa germogliare. I frutti li raccoglieremo presto. Siamo certi che saranno sorprendenti. Perché per loro la città non è solo un insieme di mattoni. Ma un luogo di incontro e di relazioni dove si costruiscono una serie di esperienze per il futuro”. E il ruolo dell’architetto lo si scopre ascoltando le risposte degli studenti: “Progetta gli oggetti”, “Costruisce le case”, “Fa le scuole ed i musei”, “… anche le serre e i canili li fa l’architetto”. Insomma, “l’architetto costruisce tutta la città”.

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