A Casarano affissi manifesti dopo il voto: giornalista ritratta in una fossa

Manifesti satirici o iniziativa di cattivo gusto dai contorni inquietanti? La domanda appare logica dopo l’affissione, a Casarano, all’indomani dell’esito del ballottaggio, che ha visto la riconferma del sindaco uscente, Gianni Stefàno, di alcuni 6×3 di dubbio gusto nella cittadina salentina.

Un’idea che apparentemente poteva sembrare uno sfottò agli avversari sconfitti, ritratti in una fuga fumettistica, ma che si tinge di macabro diventando inquietante, quando tra le persone raffigurate compare la giornalista locale, Marilù Mastrogiovanni, direttrice del Tacco d’Italia e già destinataria di minacce per le sue inchieste sui recenti fatti di sangue avvenute in città e sui legami dei personaggi coinvolti con la criminalità organizzata, disegnata all’interno di una fossa.

Di quanto avvenuto sono stati informati i carabinieri della Compagnia di Casarano. Al momento, Stefàno non commenta l’accaduto, mentre la giornalista, che sta raccogliendo attestati di solidarietà da cittadini e colleghi, si limita a scrivere dal suo profilo Facebook: “A Casarano invece, la mia città, è stato riconfermato il vecchio sindaco di centrodestra. E stanotte hanno affisso dei manifesti 6×3 abusivi con la caricatura di me nella fossa. No, a Casarano la mafia non esiste. Il sindaco l’ha ripetuto per tutta la campagna elettorale e dunque deve essere vero”.