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“I Teatri della Cupa” a Campi Salentina

Mercoledì 1 agosto prosegue a Campi Salentina la quarta edizione de “I teatri della Cupa. Festival del teatro e delle arti nella Valle della Cupa“. Si partealle 20 (ingresso libero) in Piazzetta Bottari Maddalo con Va’ dove ti porta il piede di Laura Kibel, spettacolo che riunisce i pezzi storici del suo repertorio internazionale. I piedi dell’artista si trasformano in personaggi che interpretano senza parole brevi storie toccando temi universali come la lotta fra il bene e il male, l’amore e l’ambiente. Dalle 20.45 (ingresso libero) in Piazza Libertà la curiosa performance di danza in un grande cubo,  BoxTwo di AreaArea. Le creazioni della compagnia si articolano nella doppia dimensione dello spettacolo teatrale e della performance negli spazi del quotidiano. La cifra poetica di Arearea risiede nella messa in discussione delle consuete logiche di utilizzo del palcoscenico e della piazza. Dalle 21.45 (ingresso 6 euro) la serata si concluderà nell’Atrio di Casa Prato con Stasera Ovulo con Antonella Questa. Un monologo che indaga sulle problematiche della maternità “over 35” e della sterilità femminile; una tematica che l’odierno stile di vita, rende più che mai attuale. Fino a dove riesce a spingersi l’istinto materno di una donna che, passati i 35 anni, con una relazione stabile e felice e un lavoro gratificante, decide che è arrivato il momento di avere un figlio? La protagonista di questa commedia arriva alla risposta attraverso una strada tortuosa, fatta di tentativi, fallimenti, di esami medici e cure pesanti; punteggiata dai consigli di parenti e amici, da critiche più o meno velate, sarà proprio questa consapevolezza raggiunta a regalare al pubblico un finale commovente e inaspettato.

Per otto giorni alcune tra le più interessanti compagnie italiane e pugliesi saranno le protagoniste del festival della scena contemporanea – dedicato quest’anno alle R-Esistenze imperfette – che abbraccia i linguaggi del teatro e della danza, in dialogo con la comunità e le giovani generazioni. Su palchi più o meno “tradizionali” (con prezzi popolari e accessibili) e in alcune piazze (ingresso gratuito) si alterneranno spettacoli per adulti e per famiglie. Il Festival rientra nell’articolato progetto “Passi comuni”, ideato e curato da Factory compagnia transadriatica e Principio attivo teatro, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’Avviso pubblico per presentare iniziative progettuali per lo Spettacolo dal vivo e le residenze artistiche – FSC 2014-2020 – Patto per la Puglia. Il festival è realizzato in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese, i Comuni di Campi Salentina, Novoli e Trepuzzi, Fai – Fondo Ambientale Italiano, Unione dei Comuni del Nord Salento, Gal Valle Della Cupa e Bla Bla Bla con il supporto di Iveco, Saicar, Monteco, Casaccia e Dentoni.

Giovedì 2 agosto a Campi Salentina, in Piazzetta Bottari Maddalo dalle 20.30 Anna Dimitri proporrà il suo nuovo spettacolo Sula dei lupi. Una donna, una scrittrice, cantante, attrice, danzatrice, diva, impegnata nel frenetico combattimento nell’agone della sua difficile esistenza: Sula dei lupi vede il susseguirsi di momenti che inquadrano in sequenze successive l’esistenza della protagonista, persona scomoda sempre e in ogni luogo e ambito. Dalle 21.45 nel giardino di Casa Prato in scena Vieni su marte di VicoQuartoMazzini, diretto e interpretato da Michele Altamura e Gabriele Paolocà. Lo spettacolo si sviluppa poi in un caleidoscopio esistenziale, uno zibaldone dell’umanità che attraverso diverse storie vuole affrontare il tema della partenza, in-tesa come scelta o come imposizione, come il moto a luogo che da sempre definisce l’umanità e il suo essere in un disequilibrio costante tra la voglia di cambiamento e il desiderio di affermazione. Siamo andati ovunque su questa terra, eppure di Dio nessuna traccia. Ma ecco la nuova moda: emi-grare su Marte, per riempire un vuoto di senso grande come l’universo.

La serata conclusiva di venerdì 3 agosto partirà nel Palazzo Baronale di Novoli alle 18 con l’ultima assemblea della parola a cura di Mauro Marino dedicata al tema Teatro è comunità. E’ sempre vero?  e alle 20 nel largo Chiesa dell’Immacolata con Monologo della buona madre, nuovo spettacolo della compagnia BarlettiWaas, in anteprima regionale. Lo spettacolo è una confessione, una confessione in pubblico. Una confessione e un’ammissione di incapacità. Incapacità di vivere tout court, forse, o comunque incapacità di vivere al di fuori dello sguardo dell’altro. Alle 21.15 Le spose di BB del Centro Teatrale aperto “Io ci Provo” per la regia di Paola Leone, un’indagine rivolta alla sensibilizzazione, prevenzione e al contrasto della violenza di genere. La ricerca esplora i modelli più diffusi di comportamento talvolta inconsapevoli della nostra società e ne ricerca e promuove dei nuovi per eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini, da questa ricerca nasce la nostra performance. Il Festival si concluderà alle 21.45 nelTeatro Comunale con la prima regionale de La buona educazione di Teatro Dioniso e Piccola compagnia Dammacco con Serena Balivo e Mariano Dammacco. Una donna deve prendersi cura di un giovane essere umano, ultimo erede della sua stirpe. Deve ospitarlo nella sua vita, nella sua casa, nella sua mente, deve educarlo, progettare il suo futuro, deve contribuire all’edificazione di un giovane Uomo. Serena Balivo, Premio Ubu 2017 nella categoria nuova attrice o performer, dà vita sulla scena a questa donna, accoglie gli spettatori nel teatro della sua mente e condivide con loro la strada che percorre per cercare di assolvere al suo compito. Sarà all’altezza?

Sin dalla sua nascita, il Festival si fonda sul dialogo tra artisti, pubblico e operatori, nella volontà di pensare a un teatro che coinvolga e renda partecipe la comunità tra luoghi, contenitori artistici, beni culturali ed ambientali, ricca espressione di un territorio dalle molte potenzialità. La Valle della Cupa, infatti, è una grande depressione carsica con al centro Lecce. Ville, cascine, masserie fortificate con torri colombaie e neviere, “pagghiare”, resti di tracciati e vie di ogni epoca storica caratterizzano il paesaggio di questa ampia zona che coinvolge numerosi comuni intorno al capoluogo salentino. In continuità con le edizioni precedenti che hanno ospitato, tra gli altri, i Premi UBU Roberto Latini, Serena Balivo, Claudia Marsicano, il festival si contraddistingue sempre più come un unicum regionale per la proposta della scena teatrale e coreutica nazionale, caratterizzato da una spiccata vocazione al contemporaneo e all’innovazione dei linguaggi.

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